L'ANALISI
04 Dicembre 2023 - 07:55
CREMONA - La presentazione di un elegante e storico Calendario delle dame realizzato per il 2024 dall’Associazione patologia oncologica mammaria in collaborazione con la Biblioteca statale, è stata anche l’occasione per relazionare sulla benemerita attività dell’Apom, giunta al ventesimo anno, presenti autorità e un pubblico numeroso, ieri pomeriggio, al Seminario. Dopo un minuto di silenzio in memoria di tutte le donne vittime di violenza, l’incontro è stato aperto dagli interventi di riconoscimento e di augurio dell’assessore alle Politiche sociali Rosita Viola, dell’eurodeputato Massimiliano Salini, del dg di Ats Val Padana Salvatore Mannino e della responsabile dello screening mammografico Emanuela Anghinoni, del direttore socio sanitario dell’Asst Cremona Paola Mosa (con la dirigente del Consultorio Enrica Ronca).
La presidente Elena Irma — affiancata dal Consiglio direttivo al completo — premesso che Apom è passata da Onlus a Ente del terzo settore, ha riferito che nel 2023 è continuata l’attività dei Laboratori di bellezza de La Forza e il Sorriso per offrire consulenza estetica gratuita all’interno dell’Area donna e dell’Area oncologica dell’Ospedale; è nato inoltre il Progetto per la prevenzione alla salute nelle scuole, rivolto agli studenti del 4° e 5° anno delle superiori in collaborazione con la Fondazione internazionale di ricerca in medicina. Continuano le collaborazioni di Apom con Cremona soccorso, che grazie alla donazione del Doblò da parte di Apom (2021) può trasportare gratuitamente le pazienti colpite da patologia oncologica mammaria, e con la Lega tumori (presente in sala la presidente Carla Fiorentino) per facilitare l’accesso agli esami diagnostici senologici di prevenzione.
A fine ottobre è stato organizzato con molta partecipazione il convegno ‘Ritrovare la propria femminilità’, sugli effetti collaterali della menopausa indotta dai farmaci necessari per la cura. Nel corso del prossimo anno sono previsti anche incontri conviviali di aggregazione con pazienti, loro familiari e sostenitori per la trattazione divulgativa di tematiche di interesse comune. Gli uffici dell’Apom, in via Damiano Chiesa 1/A – ha ricordato la presidente – sono aperti il lunedì e il giovedì dalle 15 alle 18, ferma restando la continua reperibilità telefonica o su appuntamento anche «semplicemente per essere vicini alle donne che si trovano ad affrontare il doloroso percorso della patologia oncologica mammaria e ai loro familiari». L’Apom di Cremona aderisce a Europa Donna Italia per la quale è intervenuta la vicepresidente Loredana Pau, che si è tra l’altro complimentata per l’iniziativa del Calendario, mentre il medico Alberto Bottini, coordinatore del Comitato scientifico di Apom, ha ricordato come purtroppo Cremona sia, per vari fattori, la città con più alta incidenza di cancro alla mammella, sollecitando la politica a fare la propria parte.
Il Calendario Apom, giunto alla 15ª edizione, curato nella grafica dalla consigliera Enza Rocchetti e stampato da Fantigrafica, è stato reso possibile — ha detto Irma — dalla disponibilità e collaborazione della direttrice della Biblioteca Raffaella Barbierato, che, introdotta da un video, ne ha illustrato la genesi e il contesto storico. Si tratta di una selezione di immagini tratte dal periodico femminile Il Corriere delle dame pubblicato a Milano dal 1804 al 1874 da Carolina Arienti Lattanzi (non una nobile, ma un’artigiana autodidatta), moglie del giornalista Giuseppe Lattanzi, di cui la Biblioteca conserva numerose annate. In particolare Barbierato ha ricordato che al Corriere, inizialmente ispirato a modelli francesi, si può attribuire la nascita — nel cruciale 1848 — della moda italiana con figurine che vestivano il velluto italico invece che la lana austriaca, la comparsa dei colori bianco, rosso e verde, come del nero in segno di lutto per i Caduti risorgimentali. Perché il Corriere delle dame, per precisa volontà della sua fondatrice, non fu soltanto una rivista di moda, ma anche di promozione sociale e politica della donna nell’Ottocento lombardo.
Volontariato sociale al centro della seconda edizione del convegno promosso dall’associazione Siamo Noi dal titolo «Diari di viaggio nella relazione d’aiuto» che si è svolto nei giorni scorsi nell’auditorium Bonomelli del Seminario di Cremona. Tre i focus da parte di altrettanti relatori che hanno voluto celebrare la giornata mondiale del volontariato che si festeggia domani. Il convegno è stata anche l’occasione per l’assegnazione della borsa di studio dedicata a Roberto Balzarini, il vicepresidente dell’associazione scomparso il 25 aprile.
L’incontro si è aperto con i saluti del presidente Claudio Bodini che ha ricordato le attività che i volontari dell’associazione svolgono sul territorio: «Da 10 anni siamo presenti nella sala d’attesa del Pronto soccorso dell’ospedale di Cremona in supporto a pazienti e familiari. Siamo a Cremona Solidale e al Redentore a Castelverde per dare supporto alle attività di animazione per gli anziani. Inoltre siamo all’hub vaccinale di via Dante. Questo incontro ha come tema principale la relazione d’aiuto e l’umanizzazione della cura. Curare la persona e non solo la malattia — ha detto Bodini — è il punto focale della fotografia che il convegno ha voluto scattare sul mondo del volontariato e degli operatori sanitari».
Diverse le testimonianze: don Luca Montini il sacerdote che ha pubblicato il libro ‘Un piede nel paradiso’, che ha raccontato l’esperienza vissuta dopo un incidente in Kenia, una vera e propria rinascita dopo aver subito l’amputazione di una gamba. Giovanna Mazzini, psicologa cremonese, ha illustrato un interessante analisi del mondo del volontariato che ha scavato nelle motivazioni personali culturali e sociali dei volontari responsabili del loro impegno per gli altri. Sara Cargnel, laureanda in infermieristica, vincitrice della borsa di studio Balzarini istituita da quest’anno da Siamo Noi, ha illustrato la tesi dedicata al supporto della figura dell’infermiere ai genitori, nei momenti cruciali del decesso del loro bambino nelle ultime settimane di gestazione o appena nato. La borsa di studio è stata consegnata oltre che dal presidente Bodini, anche dalla presidente del corso di laurea infermieristica Arianna Coniglio e dalla direttrice del Polo di Cremona dell’Università di Brescia, Adele Luccini.
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