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I COSTI DELL'ASSISTENZA

Spesa sociale, oltre 10 milioni: «E avanti così è insostenibile»

L’allarme dell’assessore comunale al Bilancio: solo negli ultimi 12 anni, raddoppiato lo stanziamento

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

04 Dicembre 2023 - 05:05

Spesa sociale, oltre 10 milioni: «E avanti così è insostenibile»

CREMA - In 12 anni, e specificamente tra il 2010 e il 2022, la spesa sociale del Comune è più che raddoppiata, passando da 5,1 a 10,74 milioni di euro. Se poi si aggiunge quella per l’istruzione, la cifra sale ancora di 1,6 milioni. Numeri, che rischiano di mettere in crisi il bilancio dell’ente di piazza Duomo, come sottolinea l’assessore alla partita, il vicesindaco Cinzia Fontana. «Ogni anno che passa — sottolinea — diventa sempre più complicato coprire questi costi. Siamo arrivati a cifre simili, in quanto sono aumentate in maniera esponenziale spese che, 10-12 anni fa, non erano certo tanto impattanti. Penso alla presa in carico dei minori stranieri non accompagnati, ma anche al servizio di assistenza all’autonomia personale di alunni e studenti, che abbiano certificazioni legate a disabilità, o deficit di apprendimento. Senza dimenticare — aggiunge — bambini e ragazzi affidati, dall’autorità giudiziaria, alle comunità alloggio. E ancora le mamme con figli che vanno sistemate in strutture protette».

Tutti costi, che sono sulle spalle dei Comuni. «Ad esempio — prosegue la delegata al Bilancio — lo stanziamento per l’istruzione, anch’esso da considerarsi un investimento sociale, è passato da tre milioni di euro del 2010, a 4,6 del 2022, con un incremento superiore al 50%, proprio per l’esplosione dei casi di Saap (assistenza all’autonomia personale Ndr). Se non ci sarà un intervento, a livello nazionale, che prenda contezza di ciò che significano queste spese per i bilanci dei Comuni, diverrà insormontabile. Aggiungiamoci le difficoltà di programmazione: è impensabile sapere in anticipo, dunque alla stesura di un bilancio previsionale, quanti saranno i nuovi casi di minori che verranno dati in carico al Comune nel corso dell’anno».

Il vicesindaco Cinzia Fontana

Solo per il Saap, nell’annata in corso, sono stati raggiunti i due milioni di euro. Un incremento del 13% in meno di 12 mesi, dei minori a cui viene garantito il servizio di assistenza: sono saliti a 226, contro i 200 del 2022. Il costo, per la fascia di età che parte già dagli asili nido e arriva sino alle superiori, è interamente a carico dell’amministrazione e dunque, in ultima analisi, dei cremaschi. Contenere queste spese, razionalizzando il servizio su scala territoriale, è l’obiettivo per il 2024 del Comune, ma inevitabilmente anche degli altri enti locali del territorio, ha ricordato nei giorni scorsi dal sindaco Fabio Bergamaschi.

«Si tratta di una sfida di portata sistemica: la sperimentazione di un modello di riorganizzazione su scala territoriali del Sapp, da attuare in sinergia con Comunità sociale cremasca, dirigenti scolastici, sindaci, Azienda socio sanitaria territoriale e famiglie. Non tanto quale misura rivolta al contenimento di una spesa esponenzialmente incrementata negli anni recenti, ma alla ridefinizione di un servizio nella logica di miglioramento per gli alunni, le famiglie e gli stessi educatori professionali». Ovviamente non è affatto in discussione la garanzia dell’assistenza ai bambini e ai ragazzi con difficoltà scolastiche, dovute a problemi di apprendimento o di disabilità.

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