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PIEVE D'OLMI: IL CASO

Bivio pericoloso, via la fermata del bus

Da domani operativa la cancellazione a Cà de’ Gatti. Utenti amareggiati

Elisa Calamari

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03 Dicembre 2023 - 15:38

Bivio pericoloso, via la fermata del bus

Il bivio di Cà de' Gatti

PIEVE D’OLMI - Da domani i bus della linea di trasporto pubblico per Cremona non fermeranno più al bivio per Ca’ de’ Gatti lungo la strada provinciale 85. Una decisione presa per ragioni di sicurezza e comunicata dal direttore dell’Agenzia Tpl di Cremona e Mantova, Massimo Dell’Acqua. Proprio quest’ultimo fa riferimento a «sollecitazioni giunte dalla società Arriva Italia, che mettevano in evidenza uno stato di presunta pericolosità, fra l’altro denunciata da un utente», della fermata bus in questione, in direzione Cremona.

Massimo Dell’Acqua direttore dell’Agenzia Tpl di Cremona e Mantova

Dopo tale segnalazione legata appunto alla conformazione della strada, l’agenzia ha provveduto a programmare un sopralluogo, proprio per verificare le condizioni di sicurezza della fermata. E il responso è stato di fatto negativo: «Mancano le condizioni di minima sicurezza – continua infatti Dell’Acqua in una missiva rivolta al Comune di Pieve d’Olmi – e quindi si provvederà alla soppressione della fermata a decorrere dal 4 dicembre». È invece confermata la fermata in direzione San Daniele Po «essendo presente uno slargo esterno alla carreggiata della sp 85, ove poter far fermare il bus e far scendere gli utenti».


La decisione è stata accolta con disappunto da una parte degli utenti, che sottolineano come le condizioni di quella fermata siano critiche da anni e sia stato fatto poco o niente per migliorare la situazione: «Mia figlia ha 33 anni e già quando andava alle superiori era stato sollevato il problema – scrive una residente sui social –, non ci vennero date risposte. Già all’epoca noi genitori nelle mattine invernali restavamo a turno ad illuminare l’incrocio»; «Mio figlio come farà a raggiungere il paese – sottolinea un altro – dato che non abbiamo nemmeno una ciclabile?»; «La logica direbbe: risolviamo il problema e manteniamo il servizio», è infine l’amaro commento di un cittadino.

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