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POLITICA: IL CONGRESSO

Fratelli d'Italia, Ventura è il nuovo coordinatore provinciale

Al vincitore il 66% dei consensi, contro il 34% del competitor Foggetti. «Confronto leale, gli iscritti hanno voluto il cambiamento»

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

03 Dicembre 2023 - 08:11

Ventura: «Le priorità? Pulizia e decoro. E il rilancio dei nostri negozi»

Marcello Ventura

CREMONA - Marcello Ventura è il nuovo coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia. Si è imposto in modo netto, con il 66% dei voti, contro il 34% del competitor, Stefano Foggetti, coordinatore uscente. Ventura ha prevalso ovunque si è votato: per 263 voti a 114 a Cremona, per 81 voti a 65 a Crema e per 21 voti a 10 a Casalmaggiore. I nove eletti nel Coordinamento provinciale - a parte Foggetti, al quale il seggio spetta di diritto - sono Federica Brizio (189 voti), Simone Tirelli (178 voti) Paolo Abruzzi (153 voti), VincenzoMilanesi (149 voti), Giuseppe Vitale (149 voti), Matteo Carotti (137 voti), Francesca Gazzina (114 voti), Alessandro Zagni (76 voti).

Ad essi si aggiungeranno i cinque nominati da Ventura. Si è chiusa così una giornata intensa, iniziata in mattinata con un confronto pubblico, pacato, fra i due candidati, al teatro Monteverdi di via Dante. Dalle 13 le votazioni — a Cremona, a Crema e a voti a Casalmaggiore — proseguite fino alle 19. Un congresso pieno di contenuti, con la promessa, da parte di Foggetti, di un’evoluzione nella continuità, e con l’appello, di Ventura alla necessità di un cambio di passo. Dai seggi è emerso con nettezza che la necessità di cambiamento invocata da Ventura ha convinto gli iscritti. «Sono molto contento — ha spiegato a caldo Ventura — i tesserati hanno sposato il mio progetto. Come me credono nel rinnovamento del coordinamento provinciale perché solo con il rinnovamento si può crescere».

ùPoi la stretta di mano all’avversario: «Ringrazio Foggetti per quanto ha fatto in questi ultimi dieci anni. Il confronto nel partito è stato sempre leale». E sono molti gli obiettivi in comune, primi fra tutti i successi elettorali nelle competizioni amministrative ed europee della primavera 2024. Una finalità condivisa, naturalmente, anche dagli alleati di centrodestra presenti in sala in mattinata: portando il saluto di Forza Italia, Gabriele Gallina (con lui Carlo Malvezzi) ha riconosciuto ruolo e responsabilità del partito che oggi ha i maggiori consensi nella coalizione; Simone Bossi, per la Lega, ha insistito sull’impegno unitario del centrodestra per battere una sinistra che salvo una parentesi (la giunta di Oreste Perri, ndr) avrebbe caratterizzato 150 anni di vita del Comune di Cremona.

Applaudito anche l’augurio scritto del segretario del Pd Vittore Soldo a un partito, FdI, considerato «avversario principale», ma non «nemico», non senza qualche considerazione sul rapporto con la rispettiva eredità storica. L’assise di FdI ha visto la partecipazione di esponenti nazionali: ha introdotto i lavori il viceministro delle Infrastrutture e Trasporti, Galeazzo Bignami; ha presieduto il senatore Costanzo Della Porta; è intervenuta la deputata Beatriz Colombo.


Il congresso ha discusso e votato due mozioni, dunque non si è svolto in modo unitario come alcuni, anche nel dibattito, avrebbero auspicato, primo fra tutti, nel suo saluto, il senatore Renato Ancorotti: «I problemi andrebbero risolti prima, ora vinca il migliore», ha augurato, prima che il podio passasse ai due candidati. Di «responsabilità enormi» di un partito che guida il Governo, sfiora il 30% dei voti in tutta Italia, è arrivato al 32% nella nostra provincia ed è «destinato a crescere ancora» ha parlato Foggetti nel proprio discorso. Ha rivendicato il percorso personale: dal movimento giovanile di Alleanza nazionale, al Pdl, fino all’immediata adesione a FdI a Cremona, l’impegno decennale come coordinatore e i risultati, anche numerici, conseguiti («Non penso di avere fatto così male») e prospettato, per il futuro, «un partito attrattivo e inclusivo» da rinnovare nelle strutture territoriali, in un rapporto rafforzato con gli amministratori e gli enti locali, nello sviluppo dei dipartimenti tematici.

Tra i valori tipici della destra a cui ha fatto riferimento ha citato la «meritocrazia» sebbene estranea «al politicamente corretto». E, a questo proposito, non è mancato un accenno — unica nota polemica — alla propria gestione del partito: «So bene che ho creati non pochi mal di pancia, ma ne sono convintissimo quando è stato premiato il merito». Ha puntato (come Ventura) sul coinvolgimento dei giovani (argomento poi ripreso nel dibattito da Matteo Carotti) e sottolineato come, per la prima volta a Cremona, la sfida elettorale amministrativa «la affronteremo da protagonisti» nello stesso centrodestra.


«Dobbiamo replicare a Cremona quanto avvenuto a livello nazionale», lo ha incalzato Ventura. Serve un «nuovo modo di operare», il tenere conto delle molte realtà che nel frattempo si sono avvicinate alla destra di governo e dunque un avvicendamento e una crescita della dirigenza di FdI. Il consigliere regionale, già a lungo in Comune, affermando di essere sempre stato a contatto con le persone, ha sintetizzato così gli scopi della mozione presentata con il suo gruppo: migliore organizzazione del partito sul territorio, democrazia interna, valori essenziali da non mortificare, coordinamento con il livello regionale, momenti formativi, ritorno di autonomia alle macro aree della provincia, presenza di Gioventù nazionale nella dirigenza, confronto e dialogo con le realtà economiche (imprenditoriali e sindacali), con i movimenti di solidarietà (laici e religiosi), con il terzo settore; collegamento fra gli eletti e i cittadini. Anche Ventura ha puntato sulla «meritocrazia» in ogni coordinamento locale, evitando le «cooptazioni amicali», ribadendo l’obiettivo principale che troverà in FdI tutti concordi: «Battere la sinistra che finora l’ha fatta da padrone nel nostro territorio». Nel dibattito seguito alle due relazioni, l’intervento del cremasco Giovanni De Grazia, che ha invitato il prossimo vertice provinciale di FdI a tenere in maggior conto le peculiarità del territorio di Crema.

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