L'ANALISI
02 Dicembre 2023 - 05:15
Il sindaco Bongiovanni con la giunta in consiglio comunale
CASALMAGGIORE - È giallo sulla elettrificazione della linea Brescia-Parma. «Il progetto è sparito», ha detto il sindaco Filippo Bongiovanni giovedì sera in consiglio comunale, rispondendo a una interpellanza del gruppo di minoranza Cnc (Pierluigi Pasotto, Mario Daina, Fabrizio Vappina e Valentina Mozzi), che avevano chiesto notizie sui tempi di attivazione del tavolo di coordinamento interprovinciale con la Provincia di Parma, con al centro «il progetto di riqualificazione della linea ferroviaria Parma-Brescia, propedeutico a sbloccare altre opere fondamentali come il raccordo ferroviario».
Il sindaco ha spiegato di essere stato «bloccato» in merito alla convocazione del tavolo dopo aver scoperto, tramite il sito del ministero delle Infrastrutture, che lo studio di fattibilità, inizialmente indicato per il 2026, «non è più previsto». Quindi come discutere «di un'opera che al momento non è in programmazione?». Lo era e adesso non lo è più.
Bongiovanni ha fatto una cronistoria di quello che è stato fatto dal Comune e dai Comuni limitrofi in questi anni: «Il documento più significativo è del maggio 2018. Allora c’era il ponte stradale chiuso e quindi la linea ferroviaria era diventata di punto in bianco vitale per molti pendolari. La situazione era ai limiti della sopportazione e il rapporto Pendolaria lo certificava: si riscontravano quotidiane soppressioni di treni, ritardi, principi di incendi. Ci riunimmo in questa sala con i sindaci per redigere un documento firmato da tutti, compresi i sindaci di Asola e Parma, e spedito a Rfi, a Trenord, all'Agenzia Nazionale per la sicurezza delle ferrovie, alle Prefetture di Brescia, Parma, Cremona, Mantova, alle Regioni Lombardia ed Emilia Romagna, ai consiglieri regionali. Chiedemmo di essere rassicurati in merito alla sicurezza e alla manutenzione della linea ferroviaria e dei convogli e di conoscere i piani di manutenzione e di prevenzione. Rfi rispose il 19 giugno 2018 e ci rassicurò sul fatto che erano già stati previsti investimenti per un importo di manutenzione ordinaria e straordinaria di oltre 34 milioni di euro, metà sulla massicciata e sui binari e l'altra metà sul risistemare le stazioni».
Lavori poi iniziati nel 2018, affiancati dall’arrivo di nuovi treni. «Il 25 giugno del 2022 approvammo la proposta dei capigruppo per la riqualificazione della tratta ferroviaria Brescia-Parma, avendo saputo che il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva stanziato 400 milioni di euro per la ferrovia Brescia-Ghedi-Montichiari».
Tramite altri contatti con Rfi emerse la conferma che «lo studio di fattibilità per il potenziamento e l'elettrificazione della tratta Parma-Piadena-San Zeno-Folzano per il 2026 prevedeva un milione di euro per la progettazione». A giugno scorso, ha continuato Bongiovanni, il Comune ha incontrato ambientalisti e comitato pendolari. Poi la scoperta che quello stanziamento per lo studio è scomparso e «il progetto della elettrificazione della Brescia-San Zeno è stato spostato al 2031». Per la ‘nostra’ tratta, insomma, non è previsto nulla.
Una notizia positiva in consiglio comunale è comunque emersa e riguarda il raccordo ferroviario tra la linea Brescia-Parma e lo stabilimento Marcegaglia: il progetto sta facendo passi avanti. Il sindaco, dopo aver ricordato che «a breve» partiranno i lavori di raddoppio della Mantova-Piadena, ha spiegato di essere stato avvisato dal presidente della Provincia di Mantova che la Marcegaglia «si sta seriamente muovendo» per realizzare un collegamento tra la sede di Gazoldo degli Ippoliti e la stazione di Castellucchio.
«Se non vado errato, anche su Casalmaggiore l’azienda aveva intenzione, con il rafforzamento della linea, di fare questi investimenti. Ci eravamo ripromessi di incontrare l'azienda e l’assessore Giovanni Leoni l'ha fatto. Ringrazio Roberto Ferrari (membro del cda della Marcegaglia Carbon Steel con delega Operations Manager area tubi e direttore dello stabilimento di Casalmaggiore, nda) che ha voluto presenziare stasera».
Anche Leoni ha ringraziato Ferrari per la presenza: «È un segnale sicuramente di sensibilità e di affiancamento al territorio, alla cittadinanza e al Comune. Siamo stati spiazzati da quello che ha scoperto il sindaco, ma cerchiamo di vedere gli aspetti positivi e proprio pochi giorni fa Ferrari mi ha dato mandato, con il consenso dei titolari dell'azienda, Antonio ed Emma Marcegaglia, di comunicare che l’azienda sta interloquendo con la società Mercitalia (del gruppo Fs, nda) per andare a definire una società specifica che possa creare una proposta progettuale di fattibilità sui due raccordi di Gazoldo e di Casalmaggiore. Questo permetterà di creare qualcosa di concreto proprio come elemento trainante dell'azienda nei confronti di Rfi».
L’idea è che con una dichiarata volontà di procedere alla creazione del raccordo, si creino elementi favorevoli perché si possano trasferire gli investimenti sulla Brescia-Parma, anche se «la cosa no avverrà in breve tempo», ha ammesso Leoni. Pierluigi Pasotto (Cnc) ha espresso compiacimento per l'informazione che riguarda la Marcegaglia «che penso sia giusto ringraziare anche per l'impegno quotidiano che realizza grazie a tante persone. L’iniziativa su Mercitalia è assolutamente meritevole, ma andrebbe sostenuta anche da una iniziativa politica, da parte delle Regioni».
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