L'ANALISI
02 Dicembre 2023 - 05:10
La visita dell’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso avvenuta nelle scorse settimane al Santa Marta
CREMA - Stanziati dalla Regione 48.500 euro, da spendere l’anno prossimo e che permetteranno all’Asst di Crema di portare avanti il progetto di telemedicina. In particolare, destinato ai pazienti dell’unità operativa di riabilitazione delle dipendenze del Santa Marta di Rivolta. Come preannunciato la scorsa settimana dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Marcello Ventura, la giunta ha garantito il contributo, arrivato dal ministero della Salute.
L’Asst si conferma dunque l’unico partner lombardo dell’ente regionale nello sviluppo di questa iniziativa, che utilizza nuovi metodi, caldeggiati anche dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, per il contrasto delle dipendenze (alcool, stupefacenti e gioco d’azzardo). Condizioni di disagio fisico e psicologico, che purtroppo interessano sempre più anche i giovani.
I vantaggi della telemedicina, in questo settore, sono stati recentemente evidenziati anche dagli psicologi. Si tratta di un efficace approccio integrato con quello classico ospedaliero. Innanzitutto persone residenti in luoghi distanti dal servizio, senza mezzi di trasporto, o impossibilitate a spostarsi, hanno la possibilità di utilizzare videocolloqui. C’è quindi una riduzione dei costi e dei tempi correlati ai trasferimenti, per i professionisti e i pazienti stessi. Non va dimenticata la discrezione e la possibilità di evitare il presunto stigma sociale, dovuto al fatto di recarsi in luoghi dedicati alla cura di chi abbia queste patologie.
«Connettendosi dal proprio domicilio, il paziente può sentirsi più tutelato da discriminazioni, non dovendosi recare in un servizio dedicato alle dipendenze — sottolineano gli specialisti —: c’è inoltre un ampliamento delle opportunità di interazione con gli utenti adolescenti e giovani, abituati a utilizzare i canali online per comunicare. Con queste finestre sull’ambiente domestico e familiare, il professionista può avere la possibilità di conoscere meglio le condizioni abitative della persona, che si collega da remoto e facilitare il colloquio con il familiare».
Referente dell’intero progetto sarà, per l’Asst, la psicologa Cinzia Sacchelli. «L’obiettivo della nuova proposta progettuale è orientare, a partire dagli elementi emersi dagli strumenti prodotti, la messa a sistema delle attività di telemedicina nei nuclei operativi di alcologia e nei servizi delle dipendenze — sottolineano dalla giunta regionale —: ci si muoverà dando anche opportunità formative, accessibili online a tutto il personale sanitari coinvolto».
Proprio per preparare la strada, nelle scorse settimane l’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, era stato in visita all’ospedale Santa Marta. Aveva parlato a lungo con gli specialisti della riabilitazione, ascoltato alcuni pazienti e fatto il punto su come l’ospedale rivoltano si muova nella cura e nel seguire il percorso di ritorno all’autonomia, di coloro che progressivamente rientrano nella vita sociale dopo la fase di ricovero ospedaliero. Da non dimenticare che a Rivolta, ci sono appartamenti dedicati proprio a questo periodo di passaggio, dove i pazienti sono seguiti da educatori.
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