L'ANALISI
18 Novembre 2023 - 11:49
Guendalina Graffigna
CREMONA - «L'Italia non è un paese che ama la sostenibilità: poco più un terzo degli italiani è più propenso alla comodità che alla sostenibilità nei comportamenti quotidiani e ritiene una seccatura mettere sempre in atto comportamenti sostenibili. Se a tavola 7 italiani su 10 si dichiarano sostenibili, limitando lo spreco di cibo (89%) e acquistare prodotti di stagione (80%), è anche vero che gli italiani preferiscono spendere meno piuttosto che fare scelte alimentari sostenibili». Sono alcuni dati dell’indagine svolta all’EngageMinds Hub, Centro di ricerca dell’Università Cattolica, campus di Cremona diretto dalla prof Guendalina Graffigna. «Per quanto riguarda la carne solo il 34% dichiara di essere orientato a limitarne il consumo - si legge - Quanto agli spostamenti, meno di un terzo degli italiani adotta comportamenti di mobilità sostenibile. Tra coloro che sono più attenti a questa area della sostenibilità, i giovani tra i 18 e 34 anni (30%), i residenti al Sud (29%). Circa un italiano su 2 si sposta a piedi, in bici o coi mezzi pubblici (46%), solo il 16% del campione usa servizi di mobilità condivisa.
Il principale ostacolo nell’adozione di nuove abitudini a minor impatto è il prezzo dei prodotti sostenibili, ritenuto troppo alto per il 76%. Una tendenza che si acuisce tra le consumatrici (tra le donne la percentuale sale all’81%). Il 65% del campione non considera possibile essere sostenibile in tutti gli ambiti di consumo». Rispetto all’ambiente, l’84% è d’accordo col fatto che l’uomo stia abusando gravemente delle risorse della terra e per il 77% perseverare in questo modo porterà a una catastrofe ecologica.
In tema di sostenibilità animale, 8 italiani su 10 ritengono importante che il cibo sia prodotto rispettando gli animali. Solo 3 italiani su 10 ritengono che gli esseri umani non debbano usare gli animali per qualsiasi scopo a patto che essi non soffrano. Quasi 9 italiani su 10 adottano dei comportamenti energetici sostenibili come spegnere le luci della stanza (92%) e chiudere i rubinetti per non sprecare acqua (89%), limitare il riscaldamento e l’aria condizionata (83%) e spegnere i dispositivi elettronici (80%). L’88% degli italiani dichiara di adottare delle azioni che salvaguardano il consumo di energia. Tra le categorie più virtuose le donne (90%), coloro che si identificano come elettori di sinistra (93%) e chi ha un’età compresa tra i 35 e i 59 anni (91%).
Circa la metà degli italiani adotta comportamenti sostenibili legati alla sfera del riciclo. Il comportamento maggiormente messo in atto dagli italiani è la raccolta differenziata (88%). E pur essendo un mercato in grande crescita, solo il 30% compra prodotti vintage o di seconda mano. «I dati del nostro monitoraggio - spiega Graffigna - mostrano come gli italiani oggi siano più sensibili sulle tematiche della sostenibilità. Tuttavia emergono anche molte difficoltà e segnali di contraddittorietà, soprattutto perché oggi essere consumatori sostenibili richiede un grande investimento di tempo e, paradossalmente, di denaro. In altri termini - continua - gli italiani vorrebbero essere più sostenibili di quello che oggi sono, ma si trovano poco supportati nella realizzazione delle loro intenzioni».
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