L'ANALISI
STOP ALL'ASCENSORE DEI PESCI
18 Novembre 2023 - 09:16
MONTICELLI D'ONGINA - Il 31 dicembre scadrà la convenzione che garantisce al Comune l’uso turistico dell’impianto di risalita dei pesci e, per mancanza di fondi regionali, Aipo non intende rinnovarla. Quindi niente più visite guidate all’interno del tunnel di Isola Serafini, realizzato con un investimento europeo di 7 milioni di euro e, specialmente nell’ultimo anno, meta di scolaresche e universitari in arrivo da tutto il Nord Italia. A richiamare attenzione su quella che sembra a tutti gli effetti una contraddizione – si parla spesso di incentivare il turismo fluviale lungo il Po e invece si blocca un’esperienza virtuosa avviata solo nel 2021 – è stata ieri la giunta comunale. Che a dire il vero non ha ancora ricevuto alcuna risposta: né da Regione Emilia-Romagna né da Aipo. «Abbiamo scritto più volte, l’ultima il 24 ottobre, per avere notizie circa un’eventuale proroga – spiega il sindaco Gimmi Distante –. Abbiamo anche spiegato l’importanza di questo progetto di valorizzazione turistica, confermata dai numeri: nel 2023 abbiamo registrato il 212% in più di visitatori rispetto al 2022. Un totale di 1.248 utenti, che sarebbero stati molti di più non fosse per i tour annullati a causa dell’emergenza siccità, che ha impedito il trasporto via fiume fino a Isola Serafini. Abbiamo già parecchie prenotazioni per il 2024 e soprattutto le scuole, che devono calendarizzare le gite, hanno necessità di conoscere il futuro dell’impianto. Ci toccherà disdire?».
Il cosiddetto ascensore dei pesci, di proprietà della Regione e affidato ad Aipo, è appunto stato dato in concessione triennale al Comune che l’ha gestito prima con l’aiuto della cooperativa Isola dei tre ponti e poi con la Pro loco. L’attività è stata portata avanti tramite un contributo regionale di 30mila euro annui, mentre altri 20mila euro annui vengono stanziati per la manutenzione che è affidata ad Arcipesca. Se questa seconda parte è garantita allo scopo di assicurare il funzionamento e quindi il passaggio della fauna ittica da una parte all’altra dello sbarramento artificiale, sugli aspetti turistici è calato il gelo. «I 30mila euro? Sono il minimo sindacale per garantire la pulizia dell’impianto, la realizzazione di materiale informativo, il sito internet per le prenotazioni delle visite e appunto i tour guidati comprensivi di spiegazioni dettagliate e professionali – hanno detto ieri il vice sindaco Daniele Migliorati e l’assessore alla Cultura Cassandra Dagani –. Ricordiamo che in un’ottica di incentivazione turistica era anche prevista la concessione al Comune dell’Infopoint realizzato da Enel Green Power nelle vicinanze. Ma neppure di questo abbiamo saputo più nulla».
Per far luce sul futuro della struttura nelle scorse settimane il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) ha presentato una dettagliata interrogazione, alla quale ha ora risposto l’assessore Andrea Corsini. Ed è proprio dalle sue parole che sembra trapelare poco spazio alle speranze degli amministratori monticellesi: «Per quanto attiene all’affidamento in gestione ad Aipo si ritiene sussistano sufficienti garanzie di continuità (vengono poi spiegati gli aspetti legati alla manutenzione, ndr). Al contempo Aipo ha fatto presente che ha attualmente in essere una convenzione con il Comune, in scadenza, e che per il 2024 non sarà in grado di rinnovarla in assenza delle necessarie coperture economiche». Insomma, sembra uno stop a tutti gli effetti. Allo stesso tempo però Corsini precisa che l’Agenzia per il fiume Po potrà anche occuparsi di «azioni di educazione» e «valorizzazione», attraverso convenzioni o accordi tra pubbliche amministrazioni, da stipularsi con istituti scolastici, associazioni ed enti locali.
Per il sindaco Distante le parole dell’assessore regionale non sono per forza di cose trancianti: «Mi auguro che la copertura economica di cui parla venga trovata. Ad oggi comunque confermo che a noi ufficialmente non è stata data risposta, quindi restiamo in attesa di un incontro con la Regione. Se sarà necessario, visto che si tratta di un’opera realizzata con fondi europei, siamo pronti a rivolgerci anche all’Europa». Intanto, Tagliaferri ieri pomeriggio ha presentato una nuova interrogazione a Bologna: chiede la proroga della convenzione con il Comune «per garantire continuità al servizio di gestione e realizzazione di azioni ed iniziative educative, culturali, turistiche e promozionali». In caso contrario, aggiunge, «si andranno a vanificare gli sforzi e i risultati raggiunti fino ad ora, privando il territorio rivierasco di un’importante risorsa a carattere ambientale per la quale sono stati investiti contributi consistenti, anche a livello europeo».
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