Il caso. Incendio e schianto, Boldrini: «Io, miracolata due volte»

CASALMAGGIORE - Mercoledì 20 luglio 2022 era uscita indenne dalla sua vettura - una Chevrolet 2500 a gasolio - andata improvvisamente in fiamme mentre era ferma ad un semaforo a Bagnolo Mella. Giovedì scorso è stata coinvolta in un grave incidente stradale a Leno, uscendone parecchio ammaccata ma in piedi. Carmela Boldrini di Roncadello, responsabile dei servizi demografici del Comune, figlia del senatore Giacinto, è stata miracolata due volte. Si stava recando nel suo ufficio alla guida della sua nuova auto - una DR 6.0 gpl - quando si è verificato il sinistro. Adesso è a casa ma ne avrà per un bel po’ per riprendersi dalle botte.

«E’ successo alle 8 e 05 - racconta Boldrini -. Stavo andando da Ghedi in direzione di Leno, lungo la strada provinciale 668, e c’era un traffico piuttosto intenso. Procedevo a circa 60 all'ora. Davanti a me viaggiava una Audi bianca e dietro avevo un camion. Ad un certo punto il ragazzo davanti a me si è spostato perché doveva andare a fare rifornimento ad un distributore della Q8, nei pressi di una rotonda. E’ stato un attimo: all’improvviso ho visto questa ‘scheggia’, una Volkswagen Polo, che viaggiava credo ai 140-150 all’ora, invadere la mia corsia. Prima ha urtato lateralmente l’Audi, facendola girare di 180 gradi, poi ha colpito frontalmente me, buttandomi a lato della strada e ha poi sfiorato il camion. Dopo tre giri su se stessa la Polo si è fermata. Quando hanno tirato fuori il conducente della Polo dall’abitacolo, ho sentito che ha detto ‘ho combinato io tutto questo casino’?».

L’uomo, un 62enne residente nella zona del basso lago di Garda, dopo il sinistro è stato condotto all’ospedale di Leno. «So che fino a domenica era in prognosi riservata - riferisce Boldrini -. Io, pur spaventata e piena di lividi, ho rifiutato il ricovero e mi sono fatta venire a prendere da mio marito che era al lavoro (è istruttore direttivo all’Ufficio tributi del Comune di Reggio Emilia, nda)». L’adrenalina del momento ha probabilmente ‘aiutato’ Carmela a non sentire troppo le conseguenze della botta. La strada provinciale è rimasta completamente chiusa in entrambe le direzioni per un’ora per consentire alla polizia locale di Leno di effettuare tutti i rilievi. Carmela Boldrini si è poi fatta visitare all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore: «Sono entrata alle 11 di mattina e sono uscita dal pronto soccorso alle 23 perché mi hanno controllato integralmente. Adesso ci vorrà un po’ a guarire, ma sono ancora qui a raccontarlo. E’ stata una esperienza che non auguro comunque a nessuno, ti rendi conto che la tua vita può cambiare completamente, quando va bene, nell’arco di una frazione di secondo. Ho chiesto a mio papà – sorride Boldrini – di andare ad accendere un po’ di candele nelle chiese della zona. Per ringraziare di essere ancora qua, pur con due auto distrutte nel giro di poco più di un anno».

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