L'ANALISI
14 Novembre 2023 - 05:25
CREMONA - In quattro anni i cittadini della provincia di Cremona che hanno scelto di vivere all’estero sono aumentati di quasi 6.000 unità, passando dai 17.441 del 2019 ai 23.178 di quest’anno. Un incremento del 32,9%.
Ad oggi Cremona (Comune capoluogo) conta 3.904 persone, su una popolazione di 70.637, che hanno deciso di vivere in un altro Paese, il 5,5% del totale. Le donne sono quasi la metà degli emigrati, pari al 48,5%.
Dando un’occhiata alle fasce di età, la più rappresentata è quella di coloro che hanno tra i 35 e i 49 anni (25,6%) persone nel pieno della fase lavorativa della vita. Poco più indietro con il 21,7% i 18-34enni. Poi ci sono i giovanissimi con il 19,2%: bambini e ragazzi dagli 0 ai 18, segnale che la stragrande maggioranza degli adulti cremonesi emigrati lo ha fatto portandosi dietro i figli. I dati aggiornati sulla fuga all’estero dei cremonesi, sono contenuti nel Rim, il Rapporto italiani nel mondo che traccia uno spaccato dei flussi migratori, compresi i rientri nel Paese, ed è elaborato su incarico della Fondazione Migrantes, organismo pastorale della Conferenza episcopale italiana.
I dati provinciali fanno parte degli allegati allo studio. Cremona e provincia non sono certo un’eccezione. Come sottolineano i ricercatori, «l’Italia fuori dei confini nazionali è costituita oggi da circa 6 milioni di cittadini e cittadine.
L’analisi dei numeri incrocia la storia del Rapporto, la cui prima edizione risale a diciotto anni fa. Una presenza cresciuta dal 2006 del 91%. Le italiane all’estero sono praticamente raddoppiate (99,3%), i minori sono aumentati del 78,3% e gli over 65 del 109,8%.
I nati all’estero sono cresciuti, dal 2006, del 175%, le acquisizioni di cittadinanza del 144%, le partenze per espatrio del 44,9%.
Riguardo ai tantissimi giovani che se ne vanno, il problema è italiano, ma più in generale europeo, come ha sottolineato il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, commentando il Rapporto: «Palese che ci si trovi di fronte a una nuova importante questione giovanile italiana (ma anche europea) che tocca diversi piani: da quello identitario a quello esistenziale, da quello occupazionale a quello professionale, fino al protagonismo e alla partecipazione sociale. Una questione per la quale tanto si parla, ma per la quale ancora troppo poco si fa».
Tra le tante curiosità del Rapporto, il fatto che l’anno post Covid, ovvero il 2022 non abbia raggiunto i numeri di quelli pre pandemici, riguardo all’emigrazione degli italiani.
«Ciò però — ricordano i ricercatori — non cambia il fatto che l’Italia all’estero continui a crescere, a ringiovanirsi e a sottolineare che il legame con la migrazione sia la caratteristica portante di una storia nazionale che non ha mai smesso di scrivere pagine importanti per la nostra esistenza di Stato e di popolo, soprattutto oggi alla presenza di una Italia longeva, demograficamente sempre più in crisi ed estremamente fragile: se prima dell’avvento del Covid le iscrizioni all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero in un anno arrivavano anche a 260mila e più del 50% erano per espatrio, il peso di questa tipologia sul totale delle iscrizioni è andato scemando: dal 49,3% del 2021 su oltre 222 mila iscrizioni al 42,8% del 2022 su oltre 195 mila iscrizioni. Nell’ultimo anno, su quasi 209 mila iscrizioni per tutte le motivazioni, il 39,2% ha riguardato l’espatrio, motivo che, per la prima volta, è stato superato dalla nascita all’estero da cittadini italiani (43,4%, quasi 91 mila iscrizioni)».
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris