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SANITA' CASALASCA

Punto nascite, la riapertura. C'è l’impegno di Bertolaso

La risposta dell’assessore regionale al Welfare all’interrogazione dei consiglieri del Pd Piloni e Carra

Fabio Guerreschi

Email:

fguerreschi@laprovinciacr.it

25 Ottobre 2023 - 15:33

Punto nascite, la riapertura. C'è l’impegno di Bertolaso

CASALMAGGIORE - L’assessore al Welfare della Regione Guido Bertolaso si è impegnato per riaprire il Punto nascite all’ospedale Oglio Po di Casalmaggiore. È la risposta all’interrogazione dei consiglieri regionali del Pd Matteo Piloni e Marco Carra che avevano presentato un mese fa. Ora i consiglieri si chiedono se «resterà solo l’ennesima promessa o vedremo finalmente qualcosa di concreto?» «Bertolaso valuterà — dicono Piloni e Carra — la possibilità di richiedere al ministero la deroga per riattivare il Punto nascite dell’ospedale Oglio Po, che ha cessato l’attività nell’ottobre 2018, anche in assenza del raggiungimento della soglia di 500 parti annui, come previsto dal decreto del ministro della Salute dell’11 novembre 2015. Saranno, quindi, svolte tutte le opportune analisi e valutazioni del caso a partire dai costi, dai flussi di mobilità delle partorienti, dalla rete di offerta della zona di riferimento e dal bacino di utenza, fino alla presenza di personale medico e infermieristico, nonché alla garanzia di adeguati standard operativi, tecnologici e di sicurezza nell’erogazione dei servizi».

«Una notizia — proseguono i due consiglieri — che ci auguriamo non sia la solita promessa, anche perché sul territorio i comitati sono sempre molto attivi e non si arrenderanno e risale a solo un paio di settimane fa, infatti, l’ultima manifestazione che ha riempito la piazza di Casalmaggiore. Sarebbe anche ora che la Regione si accorgesse finalmente delle numerose carenze esistenti in questa zona – concludono Piloni e Carra – dove, alle carenze sanitarie si aggiungono anche le distanze tra le strutture e i problemi di viabilità che rendono assai difficile la vita dei cittadini che qui vivono».
In risposta all’interrogazione, Bertolaso ha ribadito in consiglio regionale «l’impegno per valutare la possibilità di avanzare al ministero la richiesta di deroga finalizzata alla riattivazione dei servizi del Punto nascita dell’ospedale Oglio Po, anche in assenza del raggiungimento della soglia di 500 parti annui.

Il decreto del ministro della Salute dell’11 novembre 2015 prevede infatti la possibilità che le Regioni o Province Autonome possano presentare al Tavolo di Monitoraggio in cui si evidenzia il mantenimento in attività dei Punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti annui e in condizioni orograficamente difficili in deroga a quanto previsto dall’Accordo Stato-Regioni del 16 dicembre 2010.

«Al riguardo — prosegue Bertolaso — la Regione si atterrà a quanto previsto dal ‘Protocollo Metodologico per la valutazione delle richieste di mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti all’anno e in condizioni orogeografiche difficili previsto dal decreto del 2015. Verranno, quindi, svolte le opportune considerazioni riguardanti i flussi di mobilità attiva e passiva delle partorienti, la georeferenziazione del Punto nascita di Oglio Po nell’ambito della complessiva rete di offerta dei Punti nascita del territorio, il bacino d’utenza attuale e potenziale per il Punto nascita, unitamente a una analisi dei costi. Infine ci sarà attenzione alla presenza di personale medico e infermieristico, nonché alla necessità di garantire adeguati standard operativi, tecnologici e di sicurezza nell’erogazione dei servizi».

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