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LA TRAGEDIA

Pulisce il tetto, precipita e muore

La vittima è Arnaldo Cantini (71 anni): stava togliendo le foglie dalla copertura di un capannone di sua proprietà ed è scivolato da 8 metri. Imprenditore in pensione, abitava da anni a Cremona

La Provincia Redazione

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10 Novembre 2023 - 08:23

Pulisce il tetto, precipita e muore

CREMONA - È precipitato dal tetto di uno dei capannoni di sua proprietà, a Sesto San Giovanni. Il volo, da un’altezza di circa 7-8 metri, gli è stato fatale. È morto così, ieri, Arnaldo Cantini, 71 anni compiuti il 18 settembre scorso, imprenditore in pensione, cremonese d’adozione. A Cremona, infatti, da anni abitava con la moglie Simona Giglioli e con la loro unica figlia Vittoria, diciassettenne studentessa al liceo Manin. Una famiglia molto conosciuta in città.

La tragedia si è verificata in via Giuseppe Di Vittorio, nella zona artigianale della periferia di Sesto San Giovanni. Secondo le forze dell’ordine (sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Sesto, la polizia e i vigili del fuoco), che stanno ricostruendo la dinamica, Cantini sarebbe scivolato mentre stava togliendo le foglie (bagnate) che si erano accumulate, cadendo nel vuoto. Una imprudenza che gli è costata la vita, purtroppo. In via Di Vittorio si sono precipitate un’automedica e un’ambulanza: il 71enne è stato trovato in condizioni molto gravi.

arnaldo

Arnaldo Cantini

Dopo una manovra rianimatoria, Cantini è stato trasportato d’urgenza all’ospedale San Gerardo di Monza in codice rosso. Ha lottato tra la vita e la morte. Purtroppo, non ce l’ha fatta.

A Cremona, la drammatica notizia ha lasciato sgomenti e in lacrime i molti amici della coppia e della figlia. Uno di loro, attonito, racconta: «Arnaldo è stato un imprenditore non bravo, bravissimo. Suo nonno e un socio del nonno fondarono, ai primi del ‘900, una azienda di utensili. Nell’impresa entrò poi il padre di Arnaldo e poi lo stesso Arnaldo, che negli anni Ottanta sviluppò l’attività in maniera notevole. Infatti, era un imprenditore con un senso degli affari mostruoso, era un ‘drago’. Nel 2006-2007, mi pare, liquidò l’azienda».

Imprenditore con «un gran gran fiuto e molto capace», Cantini era un gentiluomo d’altri tempi.

«Era una persona di rara educazione, un uomo molto simpatico e di compagnia», di lui dicono gli amici in lacrime che in queste ore si stanno stringendo attorno alla moglie e alla figlia, distrutte dal dolore. La salma sarà portata a Cremona nelle prossime ore.

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