L'ANALISI
08 Novembre 2023 - 20:08
SAN BASSANO - Il giorno dell’addio a Gilberto Marzaroli riempie la chiesa di san Martino, che oggi pomeriggio, ai funerali, ha accolto una fiumana di gente tra parenti, amici e compaesani del 67enne vittima sabato mattina a Cornaleto di una tragica fatalità. Sono venuti in tanti anche dalla vicina frazione di Formigara, da Pizzighettone, Cremona e dal Lodigiano per salutare l’ex insegnante di educazione fisica noto e stimato soprattutto negli ambienti sportivi, non solo per la sua attività professionale, ma per essere stato, da preparatore atletico, uno dei collaboratori più attivi del Pizzighettone calcio ai tempi di mister Marino Bracchi, quando il Comunale rivierasco offriva ogni domenica uno spettacolo straordinario.
Era anche un volontario di quelli che si rimboccano le maniche e parlano poco, ‘Gibo’. E in paese lo sanno bene perché quando era presidente, ha rilanciato alla grande la Pro loco. Tutti uniti nell’abbraccio sincero alla moglie Anita e ai figli Fabio e Giada. La messa delle esequie è stata presieduta dal parroco don Daniele Rossi. Con lui, in presbiterio, anche don Mario Della Corna, don Luigi Parmigiani e altri due sacerdoti delle diocesi di Lodi e Piacenza, amici di famiglia. Don Daniele ha scelto il Vangelo che racconta la parabola dei cinque talenti.
«Davanti a queste tragedie – ha detto il sacerdote – ci accorgiamo che la nostra vita è appesa ad un filo, che è come un vaso di cristallo; noi vorremmo esserne padroni, ma non è così. Invece la parola di Dio e la testimonianza di Gilberto ci insegnano che va vissuta bene e va spesa per gli altri». Don Daniele ha ricordato anche i cinque talenti di Gilberto: il servizio, la disponibilità, la generosità, la passione per la famiglia e quella del lavoro e dello sport.
«Lui è stato capace di farli fruttare, come vuole Dio, che chiede di non nasconderli; ciascuno di voi avrà visto sicuramente altri talenti che nel corso delle relazioni Gilberto ha sicuramente evidenziato, ma alla fine la cosa importante è che la vita sia spesa e donata per il bene delle persone che abbiamo accanto, vale a dire la famiglia e la comunità. Gilberto questi valori li ha sempre vissuti cercando di darsi a tutti». Dopo la comunione due amici sono saliti all’ambone evidenziando proprio il suo altruismo, ricordando che «è stato un buon marito, un buon padre e un buon nonno; è stato un grande uomo perché ha sempre dato tutto alle persone che ha incontrato». L’uscita della salma dalla parrocchiale è stata salutata da un grande applauso.
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