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Gelosa, perseguita e minaccia l'ex: divieto di avvicinamento per una sudamericana

L’escalation risale ad una sera di ottobre nella quale l’indagata dopo un litigio con l'uomo, che si era recato nell’abitazione della donna a trovare i figli, lo aveva aggredito armata di un coltello da cucina

Daniele Duchi

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redazione@laprovinciacr.it

08 Novembre 2023 - 12:35

Gelosa, perseguita e minaccia l'ex: divieto di avvicinamento per una sudamericana

CREMA - Il Commissariato di P.S. di Crema ha dato esecuzione alla misura cautelare del Divieto di avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi da quest’ultima frequentati, nei confronti di una cittadina sudamericana residente nel cremasco, resasi responsabile del reato previsto dall’art. 612 bis (atti persecutori) a danno dell’ex compagno anch’esso Latino Americano. Il provvedimento veniva emesso al termine di una complessa e mirata attività d’indagine svolta dal Commissariato a seguito della denuncia presentata dall’uomo che presso questi Uffici denunciava di subire violenze da alcuni anni ad opera dalla ex compagna spesso in preda ad eccessi d’ira dovuti alla gelosia. I comportamenti illeciti consistiti in violenza fisica, talvolta con uso di un coltello, minacce gravi ed insulti, spesso alla presenza dei figli minori, ingeneravano nell’uomo uno stato di serio e fondato timore per la propria incolumità costringendolo ad allontanarsi dalla casa famigliare e a cambiare le proprie abitudini di vita. L’escalation si aveva una sera di ottobre nella quale l’indagata dopo un litigio con il compagno, che si era recato nell’abitazione della donna a trovare i figli, aggrediva l’uomo armata di un coltello da cucina.

Le investigazioni svolte da questo Ufficio permettevano di acquisire elementi comprovanti le responsabilità dell’indagata nelle vicende in questione; veniva attivata la prevista procedura denominata “Codice rosso” che consentiva all’A.G. di emettere in breve tempo la misura cautelare del Divieto di Avvicinamento alla persona offesa e ai luoghi frequentati da quest’ultima. Visto il crescendo delle condotte poste in essere dalla donna, sempre più gravi e pericolose, si ritiene che il provvedimento restrittivo abbia evitato ulteriori fatti criminosi a danno della vittima. Non sono rari i casi di violenza posta in essere da donne a danno di uomini ed il più delle volte non sono di tipo fisico o sessuale ma psicologico; molto spesso dette aggressioni non vengono denunciate per timore di essere derisi o non essere creduti soprattutto a causa del perdurare dello stereotipo del maschio virile e dominante.

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