La roggia straripa e l’area fitness si allaga

SPINO D'ADDA - La piazza dello sport, inaugurata un mese fa in via Quaini e frutto di un investimento di 221mila euro complessivi (160mila dei quali erano arrivati dal bando regionale) trasformata in un acquitrino. Colpa delle piogge eccezionali dei giorni scorsi, ma anche di un sistema di regimentazione delle acque che richiede interventi di manutenzione e di una collocazione storica delle zone di sfogo in caso di alluvioni che ha radici lontane. Lo stagno creato dall’acqua della roggia Tombino, ha suscitato più di una protesta, rendendo di fatto impraticabili l’area fitness con attrezzature, lo spazio giochi per i più piccoli, lo skate park, che comprende attrezzature per le bici Bmx e le mountain bike, dalle rampe in cemento agli ostacoli. «Il livello della Tombino è più alto di alcune decine di centimetri rispetto all’intera area del centro sportivo, storicamente adibita a zona di laminazione in caso di allagamenti – chiarisce il sindaco Enzo Galbiati –: nei giorni scorsi, questo canale ha raccolto le acque della roggia Lagazzo, che corre a nord dell’abitato. La piena dell’Adda ha infatti impedito a questo fosso di scaricare nel fiume. Da qui la tracimazione. Interverremo sulla Tombino individuando altri sfoghi per portare l’acqua in eccesso oltre alla vecchia Paullese. In passato è già capitato che, nel caso di eventi meteorici eccezionali, i campi di calcio due e tre del centro si siano allagati, accompagnando il deflusso delle acque piovane in eccesso. Le altre aree di laminazione sono il parco Rosselli e quello di via Olanda. Devo aggiungere che queste piogge eccezionali hanno dimostrato la bontà dei lavori di riqualificazione della Bontempa. Senza quelli, avremmo avuto di nuovo allagamenti in cortili, garage e giardini delle case che si affacciano su di essa».

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