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TRESCORE CREMASCO: IL CASO

Quando la burocrazia ci mette lo zampino. L'appello della colf in difficoltà economiche

Maria Carla Donzelli non ha ottenuto la pensione sociale dall’Inps: nella richiesta non ha presentato la lettera di licenziamento del suo anziano datore di lavoro, andato a letto la sera e trovato il mattino privo di vita

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

06 Novembre 2023 - 05:20

Quando la burocrazia ci mette lo zampino. L'appello della colf in difficoltà economiche

Maria Carla Donzelli con uno dei suoi cagnolini

TRESCORE CREMASCO - In difficoltà economiche, non ha ottenuto la pensione sociale dall’Inps in quanto nella richiesta non ha presentato la lettera di licenziamento del suo datore di lavoro, un anziano per conto del quale ha lavorato per anni come colf e badante. «Ma come avrei potuto farlo? La sera è andato a dormire e la mattina dopo l’ho trovato privo di vita». Da quel giorno Maria Carla Donzelli, milanese di origine, ma cremasca d’adozione – ha la residenza in paese – sta vivendo un periodo di grave indigenza, che si ripercuote sulla sua salute e sulla possibilità di accudire i suoi quattro adorati cagnolini «La mia unica compagnia».

Da mesi è in cerca di un’opportunità. «Sono pronta a dare una mano nei lavori domestici, ho una lunga esperienza come colf. Anche come badante. Chiedo aiuto, per non finire in mezzo a una strada prima della fine dell’anno».

A 64 anni vuole solo una vecchiaia serena. «Ho lavorato per un anziano di Gombito. All’improvviso è morto. Non aveva parenti prossimi e il curatore dei suoi beni ha impiegato un anno per trovare i suoi eredi. Questi hanno deciso che io dovessi lasciare l’abitazione nel giro di pochi giorni. Tramite la mia commercialista, che non finirò mai di ringraziare in quanto di fatto mi aiuta senza volere un soldo, sapevo di avere tutte le caratteristiche per ottenere la pensione sociale. Purtroppo, però, l’Inps ha respinto la mia istanza. La motivazione? Manca la lettera di licenziamento del datore di lavoro. Ma come avrei potuto, la persona che ho accudito per anni è morta all’improvviso».

Donzelli ha chiesto il riesame della sua pratica, forte anche di diversi pronunciamenti che hanno dato ragione a casi simili al suo in varie zone d’Italia. «Ma ci vorranno mesi e nel frattempo che faccio? In questo periodo e sino a dicembre ho affittato una casa a Marina di Romea, uno dei lidi della provincia di Ravenna. Essendo autunno, il canone è molto basso. Con i soldi che ho preso per la disoccupazione copro le spese solo sino a dicembre. Pensavo mi arrivasse la pensione sociale, con annessi arretrati, di trovare un’abitazione in affitto e tornare a vivere nel Cremasco. Tra l’altro avendo dovuto lasciare in fretta e furia la casa del datore di lavoro, là ci sono ancora tutte le mie cose. Purtroppo, l’Inps mi ha fatto questa sgradita sorpresa. C’è chi mi dice di trovare un avvocato, ma con quali soldi?».

Donzelli ha lanciato anche un appello via social per trovare una sistemazione per lei e i suoi quattro cagnolini meticci, disponibile ovviamente a lavorare. «Ho ricevuto un paio di proposte – conclude la signora - una nel bolognese e l’altra in Piemonte, spero che qualcosa si concretizzi e nel frattempo di riuscire almeno a ottenere almeno il reddito di inclusione, ovvero circa 500 euro al mese. Ciò mi permetterebbe di badare a me stessa».

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