L'ANALISI
04 Novembre 2023 - 08:00
Baldrighi, Arisi, Renga, Federico Ferrari, Anna Maria Ferrari, Baldricchi, Mancini e Branchi sul palcoscenico del Teatro Ponchielli dopo le premiazioni
CREMONA - L’orgoglio di una lunga storia costruita insieme, di un passato che ha reso protagonisti nel presente e seminato il futuro, è stato il grande protagonista della serata che ieri al Ponchielli ha celebrato i 90 anni di Fattorie Cremona-Plac, la cooperativa lattiero casearia di Persico Dosimo presieduta da Cesare Baldrighi, che guida anche Origin Italia. Serata di festa e riflessione, riconoscenza e commozione per questi primi «novant’anni di impegno e cooperazione», ha sottolineato in apertura lo stesso Baldrighi, davanti ad una platea nella quale sedevano molti big del mondo economico territoriale e non solo (tra loro anche il presidente nazionale di Confcooperative e numero uno di Conserve Italia Maurizio Gardini). «Redditività, continuità aziendale grazie ad un efficace passaggio generazionale, e sostenibilità che non può limitarsi al fattore ambientale ricomprendendo invece anche gli aspetti sociali ed economici, sono elementi fondamentali del nostro cammino e di un lavoro che prosegue».
La relazione centrale della manifestazione ha portato sul palco del Ponchielli il francese Christophe Lafougère, guru internazionale di ricerca e consulenza nel food & drink e Ceo di Gira. Con una relazione dettagliata e ‘scintillante’, Lafougère ha fatto il punto sui trend e le prospettive del comparto lattiero caseario; decisamente favorevoli per i formaggi Dop italiani, in uno scenario nel quale saranno sempre di più qualità e valore aggiunto a fare la differenza soprattutto nell’export, e dove pure non mancano preoccupazioni ed incognite, incluse quelle sui prezzi alla stalla e al consumo. In Europa la produzione del latte è destinata a calare anche a fronte di normative ambientali sempre più esigenti e onerose; stessa sorte toccherà alla domanda di latte, mentre saranno proprio i formaggi ad incontrare maggior favore nelle scelte d’acquisto.
Spunti poi approfonditi nella tavola rotonda moderata dal direttore de La Provincia Paolo Gualanbdris, con l’assessore regionale all’agricoltura Alessandro Beduschi, i presidenti dei consorzi del Grana Padano Renato Zaghini e del Parmigiano Reggiano Nicola Bertinelli, Giovanni Guarneri (leader del Gruppo di lavoro latte del Copa Cogeca e del Consorzio del Provolone Valpadana) e Antonio Auricchio, che alla guida dell’azienda di famiglia affianca la vicepresidenza di Assolatte e la presidenza di Afidop e del Consorzio per la tutela del Gorgonzola.
Un giro di opinioni che ha tra l’altro sottolineato quanto sia fondamentale cercare di attrarre i giovani al servizio di un comparto che sempre più richiederà anche una completa padronanza della nuove tecnologie. «Anche in questa prospettiva ci stiamo muovendo come Regione - ha assicurato Beduschi - a concreto sostegno della formazione e dell’innovazione: quest’ultimo versante beneficerà di circa 600 milioni, il 50% della dotazione del Psr».
L’importanza del traguardo raggiunto dalla Plac è stato poi sottolineato da Maurizio Gardini, ottimista sulla possibilità di vincere le pur severe sfide del futuro «se l’approccio continuerà ad essere quello dei vostri fondatori». Infine, spazio alla riconoscenza con le premiazioni: sul podio le aziende Cascina Marianna di Ernestino, Giuseppe e Giovanni Arisi; Ca’ del Ferro di Gianluigi, Anna Maria e Mario Ferrari e Fienile di Filippo Maria Renga. Poi tre dipendenti di lungo corso: Fabio Mancini, Angelo Baldricchi e Gabriele Branchi. Una vita nella Plac, fin quasi a sentirsi la stessa cosa.
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