L'ANALISI
02 Novembre 2023 - 10:25
La panchina rossa inaugurata quest’estate alla canottieri Flora
CREMONA - Manifestazione e regata, con le barche pavesate con nastri rossi sul Po, per dire no alla violenza sulle donne, in occasione della Giornata internazionale che si celebra ogni anno il 25 novembre. Questo il clou del programma (ancora da definire nei dettagli) messo a punto dalla Provincia di Cremona, in particolare dalla presidente del Comitato Unico di Garanzia della Provincia di Cremona Valeria Nassi, dai comuni rivieraschi piacentini e della Provincia di Piacenza, un’iniziativa appoggiata con forza dal presidente cremonese Mirko Signoroni, che ha garantito la massima collaborazione, dal titolo «Oltre il confine, uniti contro la violenza sulle donne». Nei giorni scorsi, in amministrazione provinciale si è tenuto un primo incontro tra dirigenti e funzionari della Provincia, Nassi, i rappresentanti delle associazioni che collaboreranno all’iniziativa, tra queste Assocanottieri rappresentata dal presidente Pierangelo Fabris, il Marathon con Irvano Vicini e l’Aics rappresentata dalla presidente Enrica Lena. Il tema è di grande e drammatica attualità, la violenza sulle donne è ormai purtroppo una costante giornaliera: nel 2022 sono state 124 le donne uccise, di cui 102 in ambito famigliare, e nei primi sei mesi del 2023 sono stati 60 gli omicidi.
Articolato il programma, anche se alcuni passaggi sono ancora da mettere a punto. Il 24 novembre si dovrebbe tenere nella sala consiliare dell’amministrazione provinciale un momento istituzionale con le autorità cittadine. Per il due dicembre si sta preparando una grande manifestazione pubblica dove tutti i cittadini e le cittadine sono invitate. L’appuntamento è fissato per le 14,30 alla canottieri Flora, alla panchina rossa, simbolo di protesta contro la violenza di genere, installata qualche mese fa. Il corteo si avvierà verso il Lungo Po Europa alla volta della Bissolati, dove si trova una l’altra panchina rossa (la prima delle canottieri), e poi raggiungerà il ponte sul Po dove si incontrerà con gli amministratori dei paesi rivieraschi piacentini, insieme ai quali si percorrerà il ponte e poi sarà raggiunta la località Ponticello, dove i partecipanti saranno attesi dalla ‘flotta del Po’, le barche delle società canottieri, pavesate con nastri rossi, che discenderanno il fiume fino al territorio piacentino per testimoniare la vicinanza alle donne maltrattate e poi lo risaliranno alla volta degli attracchi tradizionali.
«Assocanottieri — spiega il presidente Fabris — ha aderito convintamente a questa manifestazione che stigmatizza un problema che sta diventando epocale, non c’è giorno che gli organi di stampa non riportino orribili omicidi. Per la buona riuscita della manifestazione i nostri responsabili di settore si sono già mobilitati per organizzare la ‘flotta’ che accompagnerà il corteo». Altra adesione convinta alla manifestazione quella dell’Aics, che fornirà ai partecipanti una maglietta con il logo antiviolenza di genere: «Una bellissima idea, alla quale abbiamo aderito con entusiasmo — spiega Renato Bandera, segretario organizzativo dell’associazione — siamo estremamente convinti che l’educazione allo sport, la cultura dello sport, possano essere molto importanti per combattere questo dramma».
All’organizzazione dell’iniziativa partecipa anche il Comune di Castelvetro Piacentino: «Nell’ambito delle iniziative in occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne del 25 novembre — afferma il sindaco Silvia Granata — ho risposto con grande piacere alla proposta dell’amministrazione Provinciale di Cremona insieme al Comitato unico di garanzia per le pari opportunità di organizzare insieme un evento che sottolineasse il superamento dei confini e l’unità di fronti nel dire basta alla violenza sulle donne. Il Comune di Castelvetro da qualche anno promuove l’iniziativa ‘Segui il Filo’ che riunisce periodicamente le donne di ogni età in momenti di attività e confronto su tutti i temi che ci riguardano. Il 2 dicembre porteremo questo ‘filo’ fino al confine tra le nostre provincie e ci uniremo in una camminata rosa che unirà le due sponde. È un evento che contiene tanti simboli, il filo della solidarietà che ci lega e che faremo portare anche agli uomini presenti, l’unione di due fronti, il superamento dei confini culturali e il movimento che è cambiamento».
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