L'ANALISI
01 Novembre 2023 - 05:25
CREMA - I tetti del cimitero maggiore potrebbero ospitare, stando almeno al progetto su cui sta lavorando Consorzio.It, il più esteso parco fotovoltaico della città. Il tutto, in funzione della comunità energetiche sulla quale, da quasi un anno mezzo, in via di definizione da parte della partecipata e del Comune stesso. L’ipotesi allo studio è di installare i pannelli solari su circa 6.000 metri quadrati di coperture, per una potenza superiore ai mille kilowatt di picco di produzione, ovviamente nelle giornate estive di maggior irraggiamento. Lo studio, perlatro, riprende quanto era già stato ipotizzato nel 2016, nel Pgt dei cimiteri, arrivato in aula degli Ostaggi per il tramite dell’allora assessore Matteo Piloni, oggi consigliere regionale del Pd. «Tutto è comunque in divenire e molto dipenderà dalle fonti di finanziamento», precisa Bruno Garatti, amministratore delegato di Consozio.It, la società in house, ovvero di cui sono soci i Comuni cremaschi, che è il braccio operativo degli enti locali. La struttura, guidata dalla presidente Alessandra Vaiani, lavora da tempo — come detto — alle comunità energetiche, da realizzare a Crema, ma anche in diversi paesi. Agisce nell’interesse degli enti comunali che la controllano come se fosse propria.
«In base alle esigenze raccolte e alle manifestazioni di interesse ricevute, abbiamo condotto un’analisi di quelli che potevano essere gli edifici pubblici da inserire nella comunità — prosegue il manager —: di qui l’elenco di venti siti, tra cui il cimitero maggiore è sicuramente uno dei più importanti». C’è anche l’ex università, ma è chiaro che in quel caso l’installazione dei pannelli potrebbe avvenire solo dopo la conclusione degli importanti lavori di riqualificazione del complesso, che sono in partenza e richiederanno un paio d’anni. Per finanziare le comunità energetiche, Crema ha già accantonato mezzo milione di euro, mentre Consorzio.it ha messo a disposizione due milioni di euro per il territorio. «Il decreto governativo legato alle comunità energetico non è ancora definitivo — conclude Garatti — oggi Crema sarebbe esclusa dai contributi a fondo perduto del Piano nazionale di ripresa e resilienza, in quanto gli stessi vengono previsti solo per i comuni sotto i 5.000 abitanti. Bisognerà aspettare il 2024 per avere maggiori certezze e programmare i vari interventi su questi impianti e cimitero è tra la priorità. A fine mese avremo un appuntamento con i sindaci per discutere proprio della situazione delle comunità energetiche a livello territoriale e definire l’impostazione delle varie iniziative».
L’assessore all’Ambiente Franco Bordo conferma il cimitero Maggiore come uno dei luoghi prioritari per l’installazione dei pannelli, ma esprime anche una certa preoccupazione per il reperimento dei finanziamenti senza i quali le comunità energetiche, in città, sarebbero in difficoltà. «Sicuramente il principale camposanto di Crema sarebbe uno dei luoghi di più agevole installazione degli impianti, potendo utilizzare i tetti di coperture di recente costruzione. Negli ultimi mesi, però, stiamo registrando un forte raffreddamento. Ho timori che l’intero progetto possa subire slittamenti importanti e credo che fino a fine 2024 non avremo certezze dal punto di vista finanziario. La Regione, soprattutto, non ha ancora destinato i fondi. In queste settimane, che ci separano dalla fine dell’anno, dovremo anche valutare se come Comune, a fronte di tutte le emergenze che si susseguono, non ultime quelle del maltempo, sia il caso di continuare a tenere bloccati 500mila euro».
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