L'ANALISI
30 Ottobre 2023 - 14:46
CREMA - Il maltempo, che imperversa ormai da una decina di giorni e porta sempre più persone ad utilizzare l’auto anche per spostamenti brevi, unito al cantiere sulla tangenziale cittadina per la messa in sicurezza del cavalcavia del fiume Serio. Due fattori che mandano in tilt ogni giorno la viabilità cittadina, con tempi di percorrenza biblici. «Anche 40 minuti per raggiungere via Diaz partendo da San Carlo» racconta un’automobilista. Attraversare Crema o muoversi tra via Visconti, via Libero Comune, ma anche il viale di Santa Maria e via Milano o via Cremona, diventa un’avventura. Tra le 7 e le 9 e poi tra le 17 e le 19, le code e gli ingorghi si susseguono. Il cantiere sulla tangenziale, aperto lo scorso luglio, è ormai giunto in fase avanzata, ma all’orizzonte non ci sono accelerazioni dei lavori. «Le singole giornate di maltempo non provocano rallentamenti dell’opera – rassicurano dalla Provincia, ente che ha appaltato la riqualificazione del ponte –: diverso sarebbe il caso di prolungate settimane di pioggia, che allora costringerebbero l’impresa a chiedere una proroga. I tempi annunciati l’estate scorsa dovrebbero dunque essere rispettati, con la conclusione dell’opera e dunque la rimozione del senso unico alternato, entro la fine dell’inverno».
Nelle ore di punta i tempi di attesa sono di circa 20 minuti e le code per bypassare il semaforo e il conseguente senso unico alternato raggiungono i due chilometri, soprattutto per chi arriva da Milano. Dall’altro versante il traffico risulta intasato già al rondò di Ca’ delle Mosche. Evidente che siano molti gli automobilisti che preferiscono utilizzare la circonvallazione cittadina (ai camion è vietato). Ciò aumenta parecchio il già caotico traffico su via Libero Comune, dove insistono diverse scuole superiori, l’ospedale e altri servizi. La conseguenza è che si resta imbottigliati anche lì. Saranno comunque decisivi i prossimi tre mesi. Se le condizioni meteo saranno favorevoli, l’incubo degli ingorghi in città potrà magari finire con qualche settimana di anticipo. Nel limite del possibile, l’appello che l’amministrazione comunale rivolge ai cremaschi è quello di lasciare a casa l’auto. Proprio nei giorni scorsi l’assessore all’Ambiente e alla Mobilità Franco Bordo ha annunciato una nuova campagna di sensibilizzazione in questa direzione. «Sia per diminuire le emissioni di gas di scarico e dunque l’inquinamento atmosferico, sia per ridurre la pressione del traffico».
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