L'ANALISI
29 Ottobre 2023 - 18:44
CREMONA - Riuniti nel cuore di palazzo Comunale — il salone dei Quadri — per festeggiare la cultura del dono; per riconoscere l’atto gratuito di dare il proprio sangue per la comunità. A parlare sono i numeri, parziali, ma importanti. Stamattina in occasione del 90° anniversario dell’Avis di Cremona, nato nel 1933, sono stati premiati i donatori che hanno effettuato almeno 120 donazioni. Si sono presentati 65 avisini di lungo corso, ognuno con almeno 120 donazioni, per un totale 7.800 sacche di sangue. Ma a dare conto del calore e del senso di appartenenza all’Avis era già di per sé il salone dei Quadri stracolmo.
Fra le curiosità l’orgoglio di Elena Begarelli, donatrice nipote di Francesco Signori che fu l’intestatario della tessera numero 1 dell’Avis. A fare da cerimoniere alla mattinata Andreina Bodini, incontro aperto dal presidente dell’Avis di Cremona, Giuseppe Scala che ha evidenziato come tutta la comunità avisina si sia impegnata nell’anno di celebrazioni del novantesimo che volgono al termine e abbia dimostrato quanto la cultura del dono sia radicata in città. L’assessore allo sport, Luca Zanacchi ha portato i suoi saluti e ricordato come dal 1998 sia donatore Avis.
Oscar Bianchi, presidente Avis di Regione Lombardia, ha ricordato come «in tutti i paesi europei la possibilità di usufruire di donazioni di sangue sia a pagamento, da noi così non è — ha sottolineato —. E questo grazie proprio alla cultura del dono che in Italia è una realtà da 97 anni e a Cremona da novanta. A testimoniare di quanto questa cultura del donare agli altri, donarsi agli altri sia radicata è la presenza di coloro che possono festeggiare di aver raggiunto se non oltrepassato le 120 donazioni».
Maruska Fusini, presidente nazionale Avis, ha osservato come «il sangue è vita, a tutt’oggi la scienza non è riuscita a produrlo artificialmente, per questo il donare sangue è un modo per incoraggiare la vita, il sangue è anche farmaco. L’invito a donare fatto da Fedez non basta, la vera promozione della donazione è nell’atto che ognuno di noi fa nel tendere il braccio e predisporsi a donare il proprio sangue per gli altri».
Il presidente provinciale Alessandro Loda ha raccontato come le 51 sezioni cremonesi siano una realtà preziosa che guarda all’esempio di Cremona, mentre Giuseppe Papa, volontario della protezione civile, ha testimoniato che cosa voglia dire fare volontariato, quanto l’impegno per gli altri sia prezioso.
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