L'ANALISI
CAPRALBA: LA BUONA SANITA'
29 Ottobre 2023 - 05:05
Alessandro Scartabellati, Daniela Dolci, Livia Guerreschi ed Elena Gritti
CAPRALBA - La Rsa Guerreschi sempre è più all’avanguardia e si conferma una struttura di eccellenza. Grazie a una generosa donazione di Luigi Fusari, ex direttore della Bcc Caravaggio e Cremasco, la residenza sanitaria assistita si è dotata di due nuovissimi strumenti: un misuratore dei valori del sangue e un emogas analizzatore. A spiegare le loro funzioni è il medico Alessandro Scartabellati, responsabile sanitario insieme al collega Carlo Del Boca, entrambi ex primari ospedalieri: «Il primo strumento si chiama Aquila e misura l’emocromo e i valori ematici, come globuli bianchi, rossi, piastrine e altro. L’emogas, invece, permette di misurare, da un prelievo di sangue arterioso, dei valori di ossigenazione e smaltimento di anidride carbonica, che riflettono la funzione polmonare, e di Ph, che riporta l’equilibrio metabolico. E’ l’esame più appropriato per fare una valutazione complessiva e precisa del paziente». In caso di urgenza, in cinque minuti si hanno i risultati, senza dover muovere l’anziano ospite dalla struttura e senza doversi rivolgere a un ospedale.
«Non ci sono Rsa che dispongono di un emogas analizzatore – afferma Scartabellati, per 40 anni medico ospedaliero e per 15 primario di Pneumologia al Maggiore di Crema – e per la Guerreschi questa nuova strumentazione rappresenta un salto di qualità notevole a livello sanitario. Ci consente di avere subito delle certezze e di intervenire prontamente in maniera adeguata. Con la popolazione che invecchia, le Rsa faranno sempre più sanitario che sociale. Dei nostri 40 ospiti, almeno una decina hanno bisogno di essere monitorati quotidianamente». E grazie ai due nuovi apparecchi sarà possibile farlo. Scartabellati è entrato alla Guerreschi ad agosto. «Dopo essere andato in pensione, continuo l’attività ambulatoriale di pneumologia. La Guerreschi mi ha offerto però anche questa possibilità di lavoro, che ritengo soddisfacente. L’attività di medico che svolgo non è differente da quella dell’ospedale». I 40 posti letto della residenza capralbese sono sempre tutti occupati. Non solo, la lista di attesa è lunghissima.
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