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Picenengo, insediamenti: «La giunta chiarisca»

Le osservazioni dell’assemblea dei residenti, la richiesta di un incontro pubblico

Massimo Schettino

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mschettino@laprovinciacr.it

26 Ottobre 2023 - 20:43

Picenengo, insediamenti: «La giunta chiarisca»

CREMONA - Edifici di 20 metri «con volumi imponenti a ridosso degli abitati», che saranno visibili «fino a quasi 5 chilometri di distanza». È questo uno degli aspetti sottolineati da alcuni cittadini e associazioni che hanno depositato una serie di osservazioni al piano attuativo presentato dalla società Ways Advisory per un polo logistico in via Sesto. I terreni, di proprietà di un privato, di Fondazione Città di Cremona e dell’Istituto Diocesano del clero, sono già stati venduti proprio per questo progetto. Di questo e dell’altro piano attuativo, quello di Cardaminopsis, si è parlato mercoledì sera nella partecipata assemblea nei locali dell’oratorio di Picenengo: l’uno, Cardaminopsis, occuperà un’area di 60mila metri quadrati, «grande come 12 campi da calcio»; e l’altro, il polo logistico, 150mila metri quadrati, «30 campi da calcio».

Erano presenti anche rappresentanti del Comitato di quartiere della Cava e di Sant’Ambrogio, dal momento che, è stato affermato, «l’impatto viabilistico dei nuovi poli si ripercuoterà sulla Paullese e sulla tangenziale», andando a caricare la rotonda che già il Consiglio comunale all’unanimità nel luglio 2020 aveva chiesto venisse adeguata alle nuove esigenze. Dai residenti è arrivata la richiesta di un incontro pubblico a cui invitare la giunta per chiarire le questioni sollevate. E sono numerosi gli aspetti elencati nelle osservazioni discusse all’assemblea. Fra questi, in primis, la reale esigenza di un polo logistico.

Cittadini e associazioni chiedono al Comune di valutare se non basti il polo in via di realizzazione in via Mantova, «assai più congeniale alla movimentazione e allo stoccaggio delle merci vista la prossimità del casello autostradale». Quanto alla viabilità, in assenza di terzo ponte, gronda nord e autostrada Cremona-Mantova, i firmatari chiedono come gli insediamenti si inseriscano nell’attuale sviluppo della rete viaria. Oltre ad alcuni residenti, fra i firmatari delle osservazioni ci sono il Wwf, gli Stati generali clima ambiente salute, la Comunità Laudato Si’, l’Associazione CreaFuturo e Italia Nostra. Nelle loro osservazioni, a proposito dell’impatto paesaggistico i firmatari sottolineano che «le risibili mitigazioni imposte avranno effetto solo molto lontano nel tempo perché le quinte alberate previste possano svilupparsi adeguatamente, esponendo così per lunghi anni gli enormi edifici alla vista».

L'assessore alla Mobilità Simona Pasquali

Poi l’inquinamento dovuto «all’incremento di traffico di mezzi pesanti», l’impronta di carbonio e l’impatto climalterante che deriva dalla scelta di realizzare nuovi insediamenti per il trasporto su gomma. E poi il consumo di suolo: «L’utilizzo e la sottrazione di oltre 150mila metri quadrati di area agricola rappresenta in modo lampante la sottovalutazione della presente crisi climatica e sancisce una rinuncia alle responsabilità della municipalità alla decarbonizzazione». Non manca una critica alla modalità di comunicazione: «L’abbiamo appreso dall’albo pretorio: progetti di così grande impatto richiederebbero modalità di partecipazione più ampi rispetto a quelli previsti a norma di legge».


All’assemblea era presente la presidente del Comitato di quartiere della Cava, Giovanna Bonetti: «Il nostro direttivo valuterà quanto emerso, ma posso già dire che le osservazioni presentate dai cittadini sono molto circostanziate e meritano un esame accurato da parte dell’amministrazione che, credo, non mancherà». E dall’amministrazione il vice sindaco Andrea Virgilio spiega: «Si tratta di scelte contenute nel Pgt e di Cardaminopsis si parla da 40 anni. Rispetto alle previsioni del Pgt non andiamo a incrementare la cementificazione. Ma compito dell’amministrazione è senz’altro accompagnare le imprese ad atterrare sul territorio, con tutte le compensazioni e gli accorgimenti necessari. La scelta di fondo è quella di sostenere le attività produttive: in questo caso si tratta dell’espansione di un’azienda con la realizzazione di capannoni con funzione logistica a disposizione anche delle altre aziende cremonesi».


L’assessore alla Mobilità, Simona Pasquali, aggiunge: «Via Picenengo sarà allargata fino a Casanova e sarà realizzata in affiancamento la ciclabile che poi potrà essere collegata con quella prevista dal Comune di Sesto». Il valore delle opere di urbanizzazione primaria ammonta a 846.154,34 euro.

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Commenti all'articolo

  • fatacco_cr

    27 Ottobre 2023 - 19:20

    E vai con la cementificazione! E meno male che questa giunta si professa green!

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