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Piscina, la Bissolati: «Servizi migliori o faremo causa al gestore»

Rabbia delle famiglie: «Mai cambiato nulla: acqua fredda e aria irrespirabile». Polemiche e clima ‘bollente’ all’incontro a Spazio Comune. I rappresentanti delle società sportive abbandonano la riunione

Fulvio Stumpo

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redazione@laprovinciacr.it

24 Ottobre 2023 - 09:09

Piscina, la Bissolati: «Servizi migliori o faremo causa al gestore»

CREMONA - «Se i servizi della piscina non funzioneranno come si deve, servizi che paghiamo con soldi buoni, adiremo alle vie legali contro il gestore, faremo causa», ha dichiarato il presidente della canottieri Bissolati Maurilio Segalini. Mentre i genitori degli atleti più piccoli hanno lamentato una serie di carenze, compresa la temperatura dell’acqua che ha provocato numerosi casi di febbri e di raffreddori. Ma non è mancato anche chi ha criticato l’affidamento in gestione a un privato un bene e un servizio che dovrebbe essere pubblico.

Sono stati questi i passaggi più duri dell’incontro che si è tenuto ieri pomeriggio a Spazio Comune sul caso piscina e la gestione di Forus. Due ore e mezzo di dibattito serrato, a volte aspro, che si era già aperto tra le polemiche quando l’assessore allo Sport, Luca Zanacchi, annuncia che non avrebbero avuto diritto alla parola le società sportive, perché l’incontro era riservato ai cittadini, per spiegare loro il funzionamento della struttura comunale.

Segalini è intervenuto lo stesso e poi ha lasciato la sala, così come polemicamente si è alzato e ne è andato il presidente della Flora e di Assocanottieri Pierangelo Fabris (tra il pubblico anche il consigliere del settore nuoto della Baldesio Federico De Stefani). Presenti tanti nuotatori liberi e genitori degli atleti: tutti, all’unisono, hanno criticato con forza i servizi della piscina.

incontro

L’assessore Luca Zanacchi con la dirigente del settore Tania Secchi

L’assessore, con al fianco la dirigente del settore Tania Secchi, ricordando che l’amministrazione comunale contribuisce al settore nuoto delle società con 223mila euro, ha spiegato i passi fatti verso il gestore per migliorare il servizio: gli incontri avuti, coinvolgimento di A2A, le visite ispettive, anche a sorpresa fatte all’impianto natatorio. Ha ricordato inoltre che Forus «ha tutto il diritto di far quadrare i suoi conti, ma senza abbassare il livello del servizio. Per questo, quando abbiamo ricevuto le prime segnalazioni ci siamo mossi subito».

Il suo intervento però è stato più volte interrotto dal pubblico, soprattutto dai genitori che hanno ribadito più volte che «non è cambiato nulla, siamo rimasti ai problemi che avevamo lasciato lo scorso anno. L’acqua della vasca è fredda, tanto che molti piccoli si sono ammalati, e alcuni sono stati così male da avere paura a ritornare a nuotare, e non si trova calore neppure sotto le docce: sono gelate».

Sotto accusa anche la pulizia e soprattutto «l’aria irrespirabile, l’altro giorno sono fuggita con gli occhi rossi e il fiatone: si respirava cloro allo stato puro, e si sente una puzza insopportabile. L’acqua è torbida c’era qualcosa che galleggiava, perfino le luci sono basse, e non adatte agli allenamenti di pallonuotisti».

Una situazione, a loro dire, insostenibile, tant’è che una delegazione di mamme ha incontrato la direttrice della piscina per far presente le carenze «ma le cose non sono cambiate, infatti crediamo che i passi fatti dal Comune non siano sufficienti».

pubblico

Il pubblico presente all'incontro sulla piscina a Spazio Comune


Una dichiarazione che ha innescato una serie di richieste, come quella di applicare penali salate al gestore se non garantisce servizi di qualità. Come si diceva c’è chi ha anche criticato l’affidamento a una ditta privata di un bene pubblico: «Che pensa, dal suo punto di vista fa bene, di fare business, ma la Comunale è dei cremonesi e sono loro che ne devono fruire al meglio. Invece sembra che la nostra piscina sia come il Titanic, sta affondando piano piano».

Sotto accusa anche gli spazi natatori affidate alle società e ai nuotatori liberi, a dire di entrambe le parti, del tutto insufficienti, «vorremmo sapere con quale criterio sono stati assegnati, il gestore ha chiesto alle società il numero degli atleti?» è stato chiesto. E a questo punto si è innescata un’altra polemica. L’assessore Zanacchi, riportando quanto detto dalla direttrice della piscina, ha dichiarato che Forus ha chiesto gli elenchi e le società non gliele hanno fornite. Al che dal pubblico si sono levati tanti «non è vero».

La discussione pian piano si è calmata con l’assessore che ha chiuso dicendo: «Io questa sera mi porto i compiti da fare a casa, oltre a quelli già fatti e poi ci rivediamo». Le ‘parti’ infatti si sono lasciate con un impegno: un periodo di prova e un nuovo incontro per fare il punto della situazione.

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