L'ANALISI
23 Ottobre 2023 - 14:17
SPINO D'ADDA - Le scuole diventano più accoglienti e nel contempo si rivoluzionano i canoni dell’insegnamento, grazie a una serie di installazioni, arredi e altri accorgimenti che creano un ambiente dove non ci sono più spazi anonimi, solo di transito, ma tutto contribuisce all’educazione e all’istruzione. Ha preso il via nei giorni scorsi, alla media del comprensivo Luigi Chiesa, il progetto Open make, che nelle prossime settimane interesserà tutti i plessi del comprensorio. Il prossimo step è previsto per l’11 novembre alla media di Dovera. Studenti, insegnanti, genitori e personale non docente si sono impegnati in piccoli lavori per implementare il progetto Spazi-amo, finanziato grazie al Pnrr scuola 4.0. Per le materne ci sarà inoltre da terminare il rinnovamento di spazi e didattica iniziato nei mesi scorsi. Alla media spinese, sono stati effettuati interventi di ripristino, come la tinteggiatura delle pareti, il montaggio e la sistemazione di arredi e il loro spostamento.
«Sono stati installati i ‘muri parlanti’, con obiettivi e istruzioni su come comportarsi a scuola e sui contenuti del progetto — sottolinea il dirigente Enrico Fasoli —: da tempo stiamo dando vita a esperienze di condivisione tra i ragazzi. Ad esempio, per l’uso della cancelleria o dei personal computer. Nella biblioteca LiberaMente, i prestiti vengono gestiti dagli studenti. Abbiamo tolto parte dei libri, un modo anche per alleggerire gli zaini. Tramite una ricerca interna si è visto che alcuni testi venivano utilizzati solo in parte. Sono stati sostituiti grazie alle schede messe a disposizione online». Open-make pensa anche agli insegnanti: ogni scuola avrà uno spazio benessere creato appositamente per loro. Da qualche tempo, inoltre, le classi della media spinese hanno mobili composti da nicchie: una per alunno. Una specie di armadietto personale in stile college Usa ma aperto, dove lo studente può riporre le proprie cose. Ciò insegna a tutti a rispettare le proprietà degli altri e impone di tenere ordine. Il grande fermento, che sta interessando le scuole del Chiesa, è merito anche di alcuni genitori, di professione artigiani, che prestano la loro opera volontaria. In futuro verranno preparati degli orti, sfruttando gli spazi verdi esterni ai singoli plessi. La proposta prevede anche di costituire delle piccole squadre di tre-quattro persone, guidate da un esperto e affidare ad esse dei compiti specifici.
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