L'ANALISI
23 Ottobre 2023 - 05:05
CREMA - Il Serio inizia far paura, tanto da essere monitorato costantemente: il fiume che taglia il Cremasco, attraversando anche la città, vive infatti la sua prima piena autunnale. E in settimana sono attese intense piogge, soprattutto nell’area prealpina, bresciana e bergamasca: ossia il bacino del corso d’acqua. È già accaduto tra giovedì e venerdì, quando le precipitazioni e soprattutto l’apertura della diga di Ponte Cene, decisa proprio per svuotare l’invaso il cui livello si era velocemente innalzato, hanno portato a una rapida crescita del Serio. A scopo precauzionale, a Montodine, il sindaco Alessadro Pandini ha disposto la chiusura della ciclopedonale che costeggia il fiume. E da oggi sia i referenti dei Comuni, sia i responsabili della protezione civile, in particolare i gruppi Lo Sparviere e il San Marco, saranno di nuovo in tensione. «La prima allerta l’abbiamo superata — sottolinea Giovanni Mussi, responsabile dei volontari de Lo Sparviere —: adesso attendiamo previsioni meteo dettagliate nelle prossime ore, per capire a che cosa andremo incontro».
Già previsto il costante monitoraggio del Serio, che vedrà incrementare la portata già nella serata odierna e poi domani. Le temperature, ancora elevate, fanno sì che, in montagna, la perturbazione scarichi quasi esclusivamente acqua. Solo a quote molto alte, intorno ai 2.500-3.000 metri potrebbe cadere la neve. E ciò, ovviamente, contribuisce a innalzare velocemente il livello. Desta preoccupazioni inferiori, invece, il corso dell’Adda. La situazione del lago di Como è infatti sotto controllo e dunque a Laveno le chiuse non vengono aperte più del solito. La portata è cresciuta, ma non si sono registrate allerte. In questo caso sono i comuni di Rivolta e Spino, per la parte a nord del Cremasco, ma anche quelli di Casaletto Ceredano, Credera Rubbiano, Moscazzano e Montodine per la fascia a sud, a essere coinvolti. Sia Rivolta, con la Torre, sia Spino, con il comunale, hanno gruppi di protezione civile; mentre più a sud l’incarico spetta ancora al San Marco.
L’andamento della nuova settimana dipenderà anche dalla situazione del Brembo, il principale affluente dell’Adda. Anche questo corso d’acqua, come il Serio, è del resto a prevalente carattere torrentizio, soggetto quindi a piene improvvise. Bastano poche ore di pioggia per renderlo impetuoso. Ma il sistema di monitoraggio regionale, con i rilevamenti costanti della portata, consente di conoscere con sufficiente anticipo l’arrivo di una piena. E ciò permetterà alle amministrazioni municipali di mobilitare personale e volontari per tutti gli interventi di messa in sicurezza e di chiudere per tempo le aree golenali, le piste ciclabili e i sentieri lungo i fiumi.
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