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I CONTI IN TASCA AI CREMONESI

Bollette ‘salasso’, dal giugno 2021 rincari del 71,8%

Ma nell’ultimo anno ribasso dell’11,6%, in linea col dato nazionale

Giacomo Guglielmone

Email:

gguglielmone@laprovinciacr.it

20 Ottobre 2023 - 05:15

Bollette ‘salasso’, dal giugno 2021 rincari del 71,8%

CREMONA - L’Unione Nazionale Consumatori (Unc) ha condotto uno studio stilando la classifica completa delle città con i maggiori rialzi e ribassi per quanto riguarda luce e gas e carburanti, elaborando gli ultimi dati Istat relativi al mese di settembre 2023. A livello nazionale, invece, l’indagine dell’Unc ha confrontato la variazione dei prezzi di luce e gas, confrontando il mercato libero con il tutelato. Per quel che concerne la classifica delle città con l’inflazione più alta per energia elettrica, gas e altri combustibili (periodo giugno 2021- settembre 2023), Cremona occupa la 40ª posizione, con rincari che si attestano a 71,8%, mentre il rialzo medio in Italia è stato del 68,1%.

In questa classifica tutte le città lombarde prese in esame sono sopra il dato medio italiano. Rincari inferiori (ma vicinissimi al dato di Cremona) si registrano a Milano (71,6%), Pavia (71,4%) e Brescia (69,8%). Nella classifica delle città con i ribassi maggiori, sempre per energia elettrica, gas e altri combustibili (raffronto settembre 2023-settembre 2022, dati tendenziali di settembre), Cremona si attesta ancora in 40ª posizione, con -11,6%, dato pressoché identico a quello medio italiano, pari a -11,5%. A vincere la classifica delle città con i cittadini più bastonati dalle bollette è Aosta, dove le spese per luce, gas e gasolio crescono del 94,6% su giugno 2021.

Medaglia d’argento e di bronzo a due città del Piemonte: Alessandria con +85,3% e Cuneo con +83,2%. Appena fuori dal podio altre 4 città del Piemonte: Vercelli (+82,8%), Biella (+82,1%), Torino (6° con +81,3%) e Novara (+80,3%). In ottava posizione Teramo (+78,4%), poi Campobasso (+77,5%). Chiude la top ten Imperia con +77,3%. Dall’altra parte della classifica, la città meno tartassata è Potenza con +46,4%. Al secondo posto Napoli con +55,4%. Sul gradino più basso del podio delle città virtuose Reggio Calabria con +55,9%. Interessanti anche gli ultimi dati tendenziali di settembre 2023.

Nonostante la stagione termica non sia ancora iniziata, quindi da ottobre la graduatoria potrebbe capovolgersi, mentre alcune città hanno visto precipitare i prezzi rispetto a settembre 2022, sei città segnano ancora degli aumenti rispetto allo scorso anno, cosa assolutamente ingiustificata atteso che la scorsa estate i prezzi nei mercati all'ingrosso erano impazziti. Così mentre Bolzano e Trento sono le più ‘risparmiose’ d’Italia, con, rispettivamente un crollo del 30,8 e del 30%, seguite da Potenza con -21,1%, ed Aosta, che guarda caso è la peggiore d'Italia anche nel confronto con giugno 2021, si registra un rincaro del 3,9%, apparentemente contenuto, ma spropositato atteso che i prezzi dello scorso anno erano già astronomici.

Al secondo delle ‘cattive’ c’è Alessandria con +1,5%, seguite da Genova e Cuneo, ex aequo con +0,5 % Per quanto riguarda l’Italia, da giugno 2021 a settembre 2023, la luce del mercato libero è rincarata del 109,6% contro il 21,3% del tutelato, più di 5 volte tanto, mentre considerando il primo dato utile del gas rilevato dall’Istat, dicembre 2021, il libero da allora è aumentato del 47,4% contro un calo dell’11,4% del tutelato.

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