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Benefattori Cremaschi, da novembre rette più care

Inflazione in crescita e bollette alle stelle: 68,5 euro al giorno per gli ospiti della Rsa Camillo Lucchi, oltre duemila euro al mese

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

20 Ottobre 2023 - 05:05

Benefattori Cremaschi, da novembre rette più care

CREMA - Scatterà il primo novembre l’aumento tariffario per gli ospiti della Fondazione Benefattori Cremaschi, in particolare per i 200 anziani della casa albergo, ma anche per il nucleo Alzheimer del Kennedy. Si passerà dagli attuali 65 a 68,5 euro al giorno. Fatti due conti, significa che ogni degente, o comunque nel caso non possa provvedere in proprio i familiari o l’ente locale di residenza, dovranno sborsare 105 euro in più al mese. Viene così sfondata la quota dei 2.000 euro di retta ogni 30 giorni. Sino al giugno dell’anno scorso alla Rsa Camillo Lucchi di via Zurla si pagavano 59 euro al giorno, ovvero 1.770 euro al mese, adesso 2.055: sono 285 euro di incremento, pari al 16%.

Poi la serie di aumenti, dovuti principalmente alla necessità, per la Fondazione, di far fronte al salasso rappresentato dalle spese energetiche e all’inflazione galoppante. Con la crisi iniziativa nell’autunno 2021, i costi in bolletta sono schizzati alle stelle. Nelle aree dei degenti, per legge, la temperatura non può scendere sotto i 24 gradi centigradi d’inverno e vanno ovviamente raffrescate d’estate. Nel solo 2022, l’ente ha chiuso con una perdita di 960mila euro, portando il totale del buco di bilancio a 3,2 milioni. In precedenza anche il Covid aveva avuto pesantissime conseguenze sui bilanci della Fondazione. Il 2020 era stato un anno da dimenticare anche per i conti, con un passivo di 1,5 milioni di euro.

A fronte di ciò, i contributi regionali per coprire il costo della retta dei degenti non sono aumentati di pari passo, problema che la presidente Bianca Baruelli aveva sottolineato lunedì pomeriggio in consiglio comunale. Di fatto sono sufficienti per il 50% della retta giornaliera. «È prevista la partecipazione alla spesa da parte della persona assistita nella misura di 68,50 euro a giornata, sia per gli ospiti della Rsa, sia per quelli del nucleo Alzheimer — si legge sul portale della Fondazione —: dalla retta è escluso il servizio lavanderia, al quale si può aderire al costo di 1,50 euro al giorno. È compreso il lavaggio della biancheria intima. La Rsa Lucchi via Zurla è dotata di 200 posti letto accreditati e contrattualizzati e al suo interno è presente uno specifico nucleo Alzheimer da 20 posti. Al presidio di via Kennedy (dove si trova anche la sede amministrativa Ndr) è invece presente il nucleo A dotato di 20 posti letto anch’essi accreditati e contrattualizzati».

L’aumento delle tariffe non interessa invece i pazienti ricoverati alle cure intermedie del Kennedy. Il costo è infatti a carico del Servizio sanitario nazionale e non vi è alcuna partecipazione di spesa per il cittadino. In questo settore la Fondazione ha la possibilità di offrire anche sei posti letto in solvenza, dunque con i costi che vengono coperti dal degente. Queste le seguenti tariffe: 140 al giorno in camera doppia (è previsto il versamento di un deposito cauzionale di 1.500 euro) e 170 al giorno per la singola. Anche in questo caso c’è un deposito cauzionale di 1.800 euro. Alle persone ricoverate per fini riabilitativi titolari di indennità di accompagnamento, la stessa viene sospesa per un periodo corrispondente alla durata del ricovero. La sospensione non è immediata, la procedura viene comunicata agli interessati dall’Inps tramite lettera.

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