L'ANALISI
19 Ottobre 2023 - 05:05
CREMA - «Sono anni, anzi decenni che chiediamo la sistemazione del marciapiede, ma nulla è stato mai fatto. E le conseguenze sono cadute, ormai all’ordine del giorno». A protestare sono i residenti e chi, in via Crispi, lavora. Cremaschi che vivono affacciati, o frequentano ogni giorno, il lato della striscia pedonale in autobloccanti. La strada a due passi del centro storico, del resto, ospita negozi, attività di servizio e uffici. E in più porzioni, la pavimentazione è pericolosamente sollevata, a causa delle radici affioranti dei grandi alberi che la costeggiano. Anche in prossimità degli attraversamenti pedonali.
«Dalle immagini della telecamera che abbiamo all’ingresso, più di una volta ci è capitato di vedere una persona cadere e spesso si trattata di anziani — racconta Claudia Menozzi, assistente dello studio dentistico Perfetti —: un problema che ci auguriamo si risolva al più presto. Bisogna trovare una soluzione che metta in sicurezza il marciapiede, eliminando le disconnessioni, ma senza toccare le bellissime piante che da sempre adornano la via». Poco oltre lo studio, un pensionato che vive nella palazzina al civico 34 commenta: «Abito qui da più di quarant’anni, ricordo che questa pavimentazione venne realizzata della giunta di Cesare Giovinetti (tra il 1993 il 1997 Ndr). Da allora, però, nessuno ci ha più messo mano, o quasi. Con il progressivo sollevarsi degli autobloccanti, il marciapiede è diventato una trappola».
Il tratto interessato è quello compreso tra l’incrocio con via Nono e l’attraversamento pedonale rialzato, che porta all’ingresso del Campo di Marte e in via Giovanni Vailati. Se si cammina nella fascia verso la carreggiata bisogna prestare «molta attenzione». Non è nemmeno un bel vedere: trasmette un senso di incuria. Con l’autunno, la pioggia e la caduta delle foglie, la superficie dell’attuale pavimentazione diventa scivolosa, dunque ancora più insidiosa. Paladina delle rimostranze dei residenti è Emanuela Schiavini, che già l’estate scorsa aveva presentato una mozione in consiglio comunale, per sollecitare un intervento urgente di sistemazione. Concetti che la consigliera di minoranza della lista Borghetti ha ribadito lunedì, in aula degli Ostaggi. Ha preso la parola ricordando alla giunta e ai colleghi, che la mozione emendata e poi votata all’unanimità, «significa un preciso impegno dell’amministrazione a provvedere con i lavori».
Scherzosamente, ma non troppo, Schiavini ha anche mostrato un pupazzetto di Babbo Natale, come promemoria per la giunta e in particolare per l’assessore alle Opere pubbliche Gianluca Giossi. «Spero si ricordi dei residenti prima delle festività — ha sottolineato —: la mozione votata all’unanimità, aggiungendo la salvaguardia degli alberi, risale all’11 luglio; ma nulla è stato fatto. A questo punto, mi chiedo a cosa servano le mozioni. Le foglie stanno cadendo, la pavimentazione è in condizioni ancora peggiori della primavera scorsa, quando avevo presentato la richiesta di intervento. Con le prime piogge diventerà un pantano». Ma dalla giunta arrivano rassicurazioni, per bocca del sindaco Fabio Bergamaschi. «Il progetto per la riqualificazione è pronto — sottolinea il primo cittadino — gli alberi non si toccano».
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