L'ANALISI
06 Ottobre 2023 - 17:13
CREMA - Con l’aumento delle biciclette a pedalata assistita, ovvero con il motorino elettrico che consente di viaggiare facilmente a 25 chilometri orari anche in centro città, ma anche dei monopattini, che hanno più o meno la stessa andatura, è cresciuto in maniera esponenziale anche il rischio di incidenti in via Brescia, a San Bernardino. Lo sa bene chi abita lungo il fantomatico marciapiede a raso, da troppi anni, ormai, utilizzato in maniera impropria come pista ciclabile.
Ogni volta che si esce dal proprio passo carraio con l’auto, ma anche semplicemente a piedi dall’uscio di casa, si rischia. Bici e monopattini sfrecciano a pochi centimetri dalle porte e dai cancelli, invece di utilizzare il tracciato riservato, realizzato anni fa dal Comune in via Vittorio Veneto. Un problema mai risolto, che interessa una larga fetta della via.
L’uscita dai portoni è un vero incubo. Basta un attimo di distrazione e il ciclista rischia l’impatto con l’auto e una rovinosa caduta. Chi vive in via Brescia chiede da anni provvedimenti definitivi per impedire l’uso improprio del marciapiede e soprattutto più controlli da parte della polizia locale. Ma sino ad oggi, le varie amministrazioni comunali, che si sono succedute, non hanno mai messo in atto soluzioni per fare in modo che le due ruote non viaggino lungo il marciapiede.
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