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SORESINA. IL PREMIO BRIANZI

È soresinese il miglior poeta delle case di riposo

Il riconoscimento a Luigi Cardani, ospite della Rsa Zucchi Falcina, scomparso nel 2022, ritirato dalla figlia Antonella. «Le sue opere vivono ancora con noi»

Andrea Niccolò Arco

Email:

andreaarco23@gmail.com

16 Ottobre 2023 - 18:29

È soresinese il miglior poeta delle case di riposo

Luigi Cardani

SORESINA - È soresinese il miglior poeta delle case di riposo. Il premio, assegnato postumo, ritirato dalla figlia Antonella, insieme al direttore generale della Rsa Zucchi Falcina Donato Sigurtà, a Luigi Cardani che ha vinto a Cremona la nona edizione del premio letterario Paolo Brianzi, dedicato alla ‘saggezza della gente dei campi’. A vincere è stata la poesia ‘Caro Vecchio Ponte’.

«Il signor Luigi è stato nostro ospite dal 26 giugno 2019 al 20 ottobre dello scorso anno, giorno in cui è venuto a mancare. Cardani – raccontano Sigurtà e lo staff, nel tempo diventati una seconda famiglia per il ‘nonno poeta’ – è nato e vissuto a Vaprio d'Adda (Mi) dove ha svolto diversi incarichi nell’ambito della meccanica. Aveva una figlia e 2 nipoti alle quali è sempre stato molto affezionato; è rimasto vedovo e in seguito al progredire dell’età e ha scelto di entrare nella nostra struttura di Soresina».

premio

Un momento della consegna del premio alla figlia Antonella con Donato Sigurtà


Il premio certifica la sua abilità. Ma l’eredità più importante sono i bellissimi ricordi che ha lasciato a tutti gli ospiti e ai dipendenti della sua ultima, bella, casa: «È sempre stato un ospite molto attivo e interessato alle attività culturali e artistiche. Leggeva il quotidiano ogni giorno, gli piaceva ascoltare la musica, si occupava anche di aiutare altri ospiti più in difficoltà – racconta commosso il personale –. Quando i reparti in tutta Italia erano chiusi al pubblico a causa del Covid, faceva con il nostro aiuto delle belle videochiamate ai familiari in cui traspariva tutto l’amore che aveva per la sua famiglia, in uno scambio di affetto e di conversazioni sempre molto profonde e mai banali, come profonda era la sua capacità di introspezione che si rifletteva nei suoi componimenti».

La poesia non un vezzo ma un modo di comunicare, di regalare sorrisi e conforto. La memoria immortale vive nei versi: «Ha donato al personale alcune sue produzioni poetiche di cui andava molto fiero –. Tutti le amano e, per ricordarlo, le usiamo molto spesso nelle locandine e nell’organizzazione degli eventi».

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