L'ANALISI
15 Ottobre 2023 - 12:41
CASALMAGGIORE - 'Il monile d'avorio: la donna faraone e la profezia del dodicesimo Inca' (Armando Curcio Edizioni), l’ultimo libro di Stefano Ventura, ha conquistato il secondo posto al concorso letterario nazionale di narrativa e poesia -'Argentario' 2023 nella sezione della narrativa storica. La premiazione si è tenuta nel teatro di Porto Ercole. Il volume vede protagonisti due giovani archeologi in un romanzo avvincente e avventuroso, che fa viaggiare nel tempo e nello spazio, da Tebe a Cuzco, capitale dell'impero inca, fino ad arrivare in Cile.
Ventura è stato docente di scienze motorie e sportive. E’ appassionato di storia antica e di civiltà perdute e, com’è stato detto durante la presentazione del riconoscimento, “ha fatto della sua passione un’arte”. Scrittore pluripremiato, ha pubblicato trilogie di racconti e romanzi. Il libro premiato è il seguito de ‘Il segreto della vergine Inca’.
Secondo la motivazione, “il libro rappresenta un’opera straordinariamente accurata e avvincente, che conduce attraverso due epoche e culture distanti. L’autore dimostra notevole abilità e intelligenza nel tessere una trama che suggerisce evidenti interazioni tra l’antico popolo egiziano e l’impero Inca precolombiano. La grandezza del romanzo, accuratamente documentato, risiede nella sua capacità non solo di approfondire la conoscenza degli elementi di civiltà passate su vari livelli, ma anche nell’emozione sorprendente che scaturisce dalla lettura. La ricostruzione storica è di inestimabile valore nonostante il carattere romanzato della narrazione. Ci offre un’ampia prospettiva su civiltà ormai scomparse. Lo stile di scrittura è fluido, elegante, coinvolgente. Il romanzo è intriso di suspense che tiene alta l’attenzione del lettore sino a un finale sorprendente e imprevedibile. Tutto ciò testimonia l’abilità magnifica dello scrittore e il suo innato talento narrativo Un viaggio ispirativo incredibile, attraverso il tempo e lo spazio, che evoca come il passato e il presente siano estremamente legati tra loro. In conclusione, un’epopea magnifica che merita il plauso e il riconoscimento sia dei critici che dei lettori”.
“Sono molto soddisfatto - ci detto Ventura, raggiunto oggi mentre era di ritorno a Casalmaggiore -. E’ stata davvero una bella manifestazione, in un bel luogo, con tanti partecipanti da tutta Italia, da Trieste a Ragusa”.
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