Addio a Frasson, medico generoso

CREMA - Si era appena ristabilito da un’operazione per un tumore. Un infarto se l’è portato all’età di 72 anni. Maurizio Frasson, noto medico ortopedico dell’ospedale Maggiore, da tempo in pensione, è morto nel sonno.

Dopo gli inizi di carriera come medico di base a Chieve, era entrato in ospedale, prima al pronto soccorso e poi nel reparto di Ortopedia. A tracciarne il ricordo è Gianni Risari, suo coetaneo e amico di sempre: «Maurizio era un uomo molto attivo, un grande appassionato di montagna, un amore che gli aveva trasmesso sua mamma trentina. Era un grande sportivo, non a livello agonistico, ma amava il trekking e le passeggiate, sciava e andava in moto e in bicicletta».

Risari ne dipinge anche il carattere: «Era un uomo dal carattere forte, ma buono, generoso e sempre disponibile. Anche dopo essere andato in pensione era sempre pronto a dare consulenze gratuite agli amici. Si era avvicinato allo scoutismo e i suoi tre figli erano tutti scout, così come la moglie. Eravamo molto legati perché era una persona di compagnia».

Oltre ai familiari, Risari è stato una delle ultime persone a vederlo in vita: «Ero stato da lui la sera prima, l’avevo visto stanco ma soddisfatto perché la visita sostenuta nei giorni scorsi aveva certificato la sua completa guarigione. Era un uomo molto attaccato alla sua famiglia».

Insieme a Risari, Frasson faceva parte dell’associazione Rubino (acronimo di Ricerca, umanizzazione, benessere in oncologia), il sodalizio cremasco che si propone di sostenere l’attività del reparto di Oncologia dell’ospedale Maggiore. Era uno dei membri del consiglio direttivo. Frasson lascia la moglie Giuliana Riboli e i tre figli Filippo, Ruggero e Elisabetta. I funerali verranno celebrati lunedì alle 11 nella chiesa parrocchiale di San Giacomo.

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