L'ANALISI
14 Ottobre 2023 - 18:00
CREMONA - Il Battaglione non depone le armi. Le strisce pedonali e il resto della segnaletica orizzontale, tracciate nei giorni scorsi dopo anni di attesa, non bastano certo a risolvere gli innumerevoli problemi di una zona della città che si sente da tempo messa in disparte.
Alessandra Raggi, già consigliera del quartiere, considera quest’ultimo intervento poco più di un palliativo, dunque le pressioni sull’amministrazione non si fermeranno di sicuro. «Lo si potrebbe definire un contentino, all’appello manca ben altro – sottolinea –: in primis un parco pubblico, con qualche gioco per i più piccoli e l’arredo urbano, a cominciare dalle panchine, per adulti e anziani. Vogliamo un’area verde che sia anche un luogo di aggregazione: il quartiere ne è infatti sprovvisto. Sono anni che chiediamo conto al Comune, trovando sempre un muro di gomma. Dall’assessorato ci hanno sempre risposto picche dicendo che non si può toccare nulla in quanto il paesaggio del quartiere è soggetto a vincolo della Soprintendenza per la presenza della chiesa di San Sigismondo. Ma le cose non stanno così. Realizzare un giardino comunale in un’area verde, donata tempo fa da un residente al Comune, non è assolutamente vietato dalle Belle arti. Lo hanno fatto in molte altre città, anche in zone vincolate. Basta chiaramente non costruire edifici all’interno, insomma strutture permanenti. Non mi pare che delle altalene, uno scivolo e delle panchine lo siano».
Lo spazio ci sarebbe, proprio grazie a un privato. «Un vero peccato lasciare allo stato di abbandono quella zona verde – prosegue la 52enne consulente di marketing, residente da 20 anni al Battaglione –: ci considerano cittadini di serie B, ad esempio rispetto al centro. Ma ricordo alla giunta che qui paghiamo le stesse tasse e dunque abbiamo gli stessi diritti. Penso, ad esempio, ai marciapiede che non ci sono, ma anche al problema legato ai piccioni. La presenza eccessiva di questi volatili è dannosa al Battaglione come in piazza Duomo, ma casualmente la sperimentazione per tenere sotto controllo la popolazione dove è stata fatta? Non c’è nemmeno da chiederlo: ovviamente in centro».
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