L'ANALISI
13 Ottobre 2023 - 17:49
CREMONA - Un incontro che non trova precedenti, almeno nella storia recente di Cremona Solidale, ma fortemente voluto da direzione e Cda, in accordo con il Comitato parenti, per presentare volti, progetti, costi, numeri del complesso universo aziendale in un contesto di massima trasparenza. Un confronto aperto, con la presenza del Comitato parenti, a tutti i famigliari degli ospiti della Rsa (365), per ottenere un riscontro diretto e comprendere se e in che ambiti, ci siano criticità.
Per l’azienda erano presenti oltre al direttore generale Alessandra Bruschi e al direttore sanitario Simona Gentile, il consigliere Luisa Guglielmi, il coordinatore dei Servizi assistenziali e alberghieri Monica Cadei e il responsabile degli Affari generali Francesca Cerati. Presenti inoltre i sei medici e i sei coordinatori responsabili delle Rsa e gli educatori. E inoltre, appunto, il Comitato parenti.
Di fronte a loro, tanti famigliari degli ospiti che hanno così potuto incontrare e conoscere i referenti delle varie palazzine. «L’idea dell’incontro — spiega il dg Bruschi — è nata principalmente da una serie di segnalazioni sulla lavanderia. Abbiamo dunque ritenuto opportuno, dopo gli anni di chiusura per il Covid, riprendere un confronto diretto con i familiari. Lo scopo era quello di mostrare e far comprendere loro al meglio, i motivi dietro a determinate scelte. Illustrare i servizi e i relativi costi, il livello di questi servizi, il confronto con i prezzi regionali e con le altre realtà del territorio, la quantità di persone su cui abbiamo investito perché il servizio sia davvero il migliore possibile. Partendo dal tema lavanderia, su cui avevano ricevuto appunto il maggior numero di segnalazioni, abbiamo iniziato a spiegare quale è stata la motivazione per esempio, che ha portato all’esternalizzazione del servizio. Da lì abbiamo insistito perché parlassero apertamente di qualsiasi tema li preoccupasse o di qualsiasi criticità riscontrassero nella vita quotidiana dei loro cari ricoverati in Rsa. Lo scopo era proprio quello di vivere questo momento di incontro per segnalare ogni tipo di problema. Le segnalazioni per noi sono infatti fondamentali per crescere e migliorare. Quindi alla fine è stato tutto molto costruttivo. Per noi e per i familiari. Sono stata molto felice di potermi confrontare direttamente con le famiglie degli utenti e di presentare loro i referenti dei vari settori, per poter spiegare loro nella massima trasparenza, tutto quello su cui abbiamo lavorato, stiamo lavorando e abbiamo in programma di lavorare. Abbiamo illustrato, supportati da slide, tutti i servizi, il profilo di chi si rivolge a noi, quale offerta viene data in una Rsa e le novità degli ultimi due anni. Siamo fieri soprattutto delle tante assunzioni a tempo indeterminato che abbiamo fatto per stabilizzare i rapporti di lavoro e soprattutto le relazioni umane. In modo che ci sia continuità in questi rapporti. Siamo riusciti ad internalizzare gli educatori dopo 17 anni di appalto. E abbiamo mostrato ai famigliari tutti i loro volti. Si è affrontato inoltre il tema del lavoro in equipe e degli educatori inseriti al sabato. Un rafforzamento del servizio, con l’attivazione tra l’altro, della psicologa gratuita a disposizione dei caregiver della Rsa e dei nuclei Alzheimer. Non mi aspettavo — sottolinea Bruschi — di vedere così tante persone, oltre 80 quelle presenti, che comunque erano già rappresentate dal Comitato parenti. Tra gli altri, anche Giuseppe Bruno di Angeli Custodi. È un segnale che di questa opportunità di incontro c’era molto bisogno. Ci sono arrivati suggerimenti preziosi, complimenti per gli educatori e i medici, e ci è stato chiesto di investire di più sulla formazione di Asa e Oss, soprattutto perché possa migliorare un po’ il rapporto umano con l’utenza e il servizio. La settimana prossima intanto, vista l’importanza di questi momenti di confronto, ne abbiamo già in programma uno dedicato ai centri diurni».
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