L'ANALISI
14 Ottobre 2023 - 05:20
CREMA - Il cattivo odore persiste, non tutti i giorni fortunatamente è la stessa cosa. A fasi alterne, i residenti dei Sabbioni continuano a protestare chiamando in Comune, e a sua volta l’ente di piazza Duomo sollecita a muoversi Arpa e Provincia, competenti per controlli e autorizzazioni alle emissioni. C’è ancora l’azienda Kemin al centro dell’attenzione del quartiere.
Ad oltre un mese dalla prima protesta nulla pare cambiato: una puzza che molti definiscono come un acre odore che somiglia a un mix di aceto e silicone. L’azienda in questione è da qualche tempo insediata dietro l’ex Voltana, a pochi metri da via Milano. Un’area che fa parte della zona industriale-commerciale e si trova fuori dal quartiere, ma evidentemente la ventilazione porta gli odori verso le abitazioni. Produce appetibilizzanti per mangime per cani e gatti e antiossidanti naturali per uso pet food. La Kemin ha fornito anche al Comune copia delle certificazioni che dimostrano che le emissioni non sono nocive. Fondata nel 1961, Kemin è una società multisettoriale che in Italia conta altre sedi. Nel 2009 è stata costituita la società Kemin Nutrisurance Europe Srl che oggi si occupa della produzione di appetibilizzanti. Nel 2016, un altro anello si è aggiunto alla catena, avviando la produzione di antiossidanti naturali. Kemin non è solo produzione, ma anche ricerca e sviluppo. L’azienda può contare su personale specializzato in biologia, chimica e tecnologie alimentari e si pregia di diverse certificazioni che garantiscono la sicurezza alimentare e ambientale.
Secondo le testimonianze di alcuni residenti, prima che venissero applicati dei filtri speciali sulla ciminiera dello stabilimento, si verificava anche un fenomeno particolare: goccioline di una sostanza oleosa si depositavano sulle auto. Cosa che ora non avviene più.
«La scorsa settimana abbiamo interpellato nuovamente sia l’Agenzia regionale per l’ambiente, sia la Provincia – sottolinea l’assessore all’Ambiente Franco Bordo– evidenziando che i cattivi odori persistono, come ci riporta chi vive ai Sabbioni. Di conseguenza abbiamo richiesto ulteriori informazioni in merito all’iter autorizzativo. Non abbiamo riscontri ufficiali relativi ai controlli effettuati e come Comune non abbiamo competenza e strumentazioni adatte per definire la tipologia di emissioni. Nel confronto avuto con l’azienda loro ci hanno comunicato di essere in regola dal punto di vista delle autorizzazioni alle emissioni e contemporaneamente di avere una ulteriore procedura in atto, ferma da tempo in Provincia. Se l’ente cremonese e Arpa abbiano effettuato dei controlli ulteriori e recenti, noi non lo sappiamo, e comunque dalle ultime verifiche fatte tramite l’ufficio tecnico, non ci risulta che ne siano stati fatti».
L’assessore all’Ambiente si prende ancora qualche giorno di tempo, ma è pronto ad una nuova iniziativa: «Se non avremo ragguagli a breve – conclude Bordo – chiederemo un tavolo di confronto con gli enti interessati, chiamando in causa anche l’Azienda tutela della salute Val Padana».
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