L'ANALISI
09 Ottobre 2023 - 09:17
Don Arienti e don Valsecchi
CREMONA - Domenica di festa nelle parrocchie del Cambonino e della Cava.
La comunità del Cambonino ha accolto ieri mattina don Paolo Arienti come nuovo parroco e don Umberto Zanaboni come nuovo collaboratore parrocchiale. Il tutto in una cerimonia emozionante che ha onorato le attese.
«Il nuovo incarico di don Paolo - si legge sul sito della Diocesi di Cremona - si aggiunge a quello di parroco di S. Ambrogio in Cremona e a quello di moderatore dell’Unità Pastorale don Primo Mazzolari, di cui le due parrocchie fanno parte insieme a quelle del Migliaro e del Boschetto».
All’ingresso della chiesa dei Santi Nazario e Celso in San Giuseppe, il vicesindaco Andrea Virgilio, ha rivolto alcune parole di saluto ai nuovi sacerdoti, sottolineando l’importanza di una collaborazione tra Comune e parrocchie. A seguire è iniziata la celebrazione eucaristica, presieduta dal vescovo Antonio Napolioni, alla quale hanno preso parte anche gli altri sacerdoti dell’Unità Pastorale don Primo Mazzolari: don Maurizio Ghilardi, parroco del Boschetto e del Migliaro e don Nicolas Diene, collaboratore dell’Unità pastorale e cappellano della comunità africana francofona. Presenti anche il vicario zonale, don Pietro Samarini e don Luigi Mantia, cappellano della casa di cura Figlie di San Camillo.
Dopo la lettura del decreto di nomina e l’aspersione dell’assemblea per mano del nuovo parroco, una rappresentante della parrocchia ha rivolto alcune parole di saluto e benvenuto ai due nuovi sacerdoti. La celebrazione è quindi proseguita con la liturgia della Parola e con la lettura del Vangelo proclamato da don Arienti.
Nella sua omelia il vescovo Napolioni ha esordito con un riferimento all’attualità: «Bene è stato detto nel saluto ‘siamo tutti sotto lo stesso cielo’, lo stesso cielo in cui da ieri dei razzi cadono su delle città e partono degli aerei che ne bombardano altre, lo stesso cielo sotto cui da anni le guerre ci affliggono e ci impauriscono: lo dico perché la Parola di Dio è estremamente puntuale». «Ben vengano nuovi sacerdoti in una parrocchia, ma in modo nuovo – ha quindi proseguito il vescovo di Cremona – qualcosa non cambia come l’amore per la vita e per la gente che devono avere i preti, ma può capitare che la comunità non sempre ricambi, come accade nel Vangelo dove non sempre la vigna produce buona uva».
Nel pomeriggio cerimonia ed emozioni sono andate in scena nella chiesa di di Santa Maria Maddalena, a Cavatigozzi, per l’ingresso del nuovo parroco, don Alfredo Valsecchi.
La messa di insediamento, iniziata alle 15,30, è stata presieduta dal vescovo Antonio Napolioni. Don Valsecchi, prima della celebrazione, è stato accolto sul sagrato della chiesa dal sindaco Galimberti. «Le parrocchie rappresentano dei luoghi importantissimi di relazione, di vicinanza per le persone e anche di fede e di preghiera – ha detto il sindaco –. Noi abbiamo bisogno anche come comunità civile, che l’animo si innalzi e che sappiamo guardare tutti insieme all’uomo guardando anche al cielo». La messa si è svolta secondo il tradizionale rito di insediamento .
«Vorrei una parrocchia del campanello e degli alunni, che si mettano alla scuola del Signore, perché illumini il cammino che oggi insieme stiamo intraprendendo», ha affermato don Antonio Valsecchi ai suoi nuovi parrocchiani. Monsignor Napolioni ha aperto la sua omelia parlando di guerra e divisione, facendo riferimento alla guerra fra Israele e Palestina, di nuovo in lotta in queste ore. Ha poi parlato del bisogno di scuoterci.
Anche la Chiesa ha la tentazione di sedersi, fermarsi, peggio, di guardare indietro, di ammalarsi di nostalgia – ha detto il vescovo –. Il nostro tempo è tempo di missione, e la missione va a cercare chi sta peggio, non per rimproverarlo, non per giudicarlo, ma perché non aspetta altro che la buona notizia».
A celebrazione ultimata, la comunità della Cava si è ritrovata in oratorio per il rinfresco.
Classe 1963, originario di Vailate, don Valsecchi - spiega in una nota biografica il sito della Diocesi di Cremona - è stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. È stato vicario nelle parrocchie S. Leonardo a Casalmaggiore (1988-1995) e S. Maria Immacolata e S. Zeno a Cassano d’Adda (1995-2002). Successivamente è stato parroco di Casteldidone, San Giovanni in Croce, San Lorenzo Aroldo, Solarolo Rainerio e Voltido. Dal 2013 era parroco di Pieve San Giacomo. A Cavatigozzi prede il testimone da don Gianfranco Vitali, trasferito nell’unità pastorale ‘Mons. Angelo Frosi’ formata dalle parrocchie di Cornaleto, Formigara, Gombito, San Bassano, San Latino e Santa Maria dei Sabbioni.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris