L'ANALISI
09 Ottobre 2023 - 05:20
CREMONA - «Sono un medico dell’ospedale di Cremona. Una sera, alla fine di un turno particolarmente prolifico per quanto riguarda i nuovi nati, uscendo dall’ospedale mi sono girato verso le finestre del settimo piano, dove è situata la sala parto, e mi sono accorto di questo fatto curioso: alcune cicogne si erano posate proprio sul tetto dell’Ostetricia». Con poche righe e alcune foto allegate, il dottor Marco Gardini, in forza al Maggiore, ha portato alla luce una vicenda decisamente curiosa e bella. L’arrivo delle cicogne sul tetto del nosocomio cittadino, proprio in prossimità dei locali in cui ogni giorno ci sono i primi vagiti dei nuovi nati, ha sorpreso tanti. E non poteva essere altrimenti.
Ma da dove derivano favole e leggende che identificano la cicogna come animale beneaugurante, portatore di fecondità? Secondo un servizio pubblicato un anno fa da ‘Focus’, «il mito della cicogna che tiene con il becco un fagotto con dentro un bambino nasce presso le popolazioni centro-europee ma si basa su un piccolo equivoco. Infatti, una volta, quando nasceva un bambino, in casa si accendeva il camino per più ore durante la giornata per scaldare l’ambiente. Se questo accadeva in primavera, le cicogne, al ritorno dall'Africa, cercando il luogo più adatto per nidificare, optavano per il comignolo più caldo e quindi per quello della casa del neonato. Così semmai sono i bambini a portare le cicogne e non il contrario».
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