L'ANALISI
07 Ottobre 2023 - 14:55
Cristian Secchi, 49 anni, in giunta comunale ha le deleghe a Lavori pubblici e Sport
MONTICELLI D'ONGINA - Assessore, professore e… doppio ironman. La passione per le sfide di Cristian Secchi, che in giunta comunale ha le deleghe a Lavori pubblici e Sport, lo ha portato anche quest’anno a mettersi alla prova partecipando alla competizione italiana che prevede tre discipline consecutive: 3,85 km a nuoto, 180 chilometri in bicicletta e 42 chilometri di corsa. È stata disputata nei giorni scorsi a Cervia, ma non solo una volta: il 49enne il giorno seguente ha partecipato anche all’Ironman 70.3 che consiste di ripercorrere metà delle distanze della gara completa. «Cosa mi ha spinto a fare questa impresa o, come qualcuno preferisce dire, questa ‘mattata’? Mi sono avvicinato al mondo del triathlon per il contatto con la natura negli allenamenti all’aria aperta e, vedendo che con la costanza e la determinazione i risultati arrivano, mi sono prefissato come obiettivo proprio l’ironman - racconta -. Quando per la prima volta ho visto proprio a Cervia Alex Zanardi, nel 2019, sono rimasto colpito quando è arrivato al traguardo e dopo pochi minuti si apprestava ad andare per prepararsi per il giorno successivo ed affrontare così l’Ironman 70.3. Dal mio punto di vista era già estremamente impegnativo affrontare un ironman, credevo fosse impossibile gareggiare il giorno dopo in un’altra impresa di grande difficoltà come quella». E invece obiettivo raggiunto.
Secchi spiega che la sua prima triathlon di questo tipo è stata nel 2021 a Thun in Svizzera, poi nel 2022 si è iscritto alla competizione a Cervia ma a causa di una tromba d’aria l’organizzazione ha sospeso una data e così non ha tentato la ‘doppia’. « L’Ironman essendo uno sport di endurance mi è sempre parso come irraggiungibile nei tempi richiesti (entro tot ore a seconda del percorso, ndr) vista anche la mia predisposizione sugli sport di forza veloce - continua Secchi -. La preparazione quindi è stata difficoltosa, anche a causa degli impegni professionali e amministrativi della mia carica di assessore. Ho dovuto cambiare la tipologia degli allenamenti per il tempo più ristretto: meno prove ma più intense. Durante la gara, poi, non sai mai come il fisico può reagire e per ogni disciplina è differente. La difficoltà maggiore l’ho avuta nella prima ironman in bici: all’85esimo chilometro ho iniziato ad avere dolori alla bocca dello stomaco e ho dovuto diminuire parecchio la velocità media. A quel punto l’obiettivo era solo portare a termine la gara e non più curare il tempo. Durante la corsa hai sulla spalle, o meglio sulle gambe, diversi chilometri. Ma a quel punto il contatto con il pubblico ti stimola a proseguire la gara. Durante l’ironman non sai mai cosa ti aspetta: dal problema fisico al maltempo, o all’imprevisto. Tutto può succedere ma per portare poter andare avanti non bisogna mai mollare».
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