L'ANALISI
05 Ottobre 2023 - 05:05
Il gruppo di giovani e pensionati con disabilità e non che hanno preso parte all’iniziativa rivolta all’aggregazione sociale Ape & Sboccia che si è svolta all’Arci Crema Nuova
CREMA - Far dialogare le generazioni, ricreare socialità, favorire inclusione e partecipazione. Con questi tre obiettivi, Giorgio Cardile, assessore comunale con delega alla Cultura, Turismo e Politiche giovanili, si sta muovendo per una città più «viva, più aperta», che al contempo sia anche custode delle sue tradizioni. Sabato scorso, il Comune ha organizzato l’Ape & Sboccia, una gara di bocce amatoriale, che ha coinvolto persone con disabilità e altre normodotate, giovani, meno giovani e anziani. Un gruppo di persone che si sono ritrovate al circolo Arci di Crema Nuova con il solo scopo di stare insieme, di conoscersi, di divertirsi, di dialogare. Che non è poco.
«Diciamo che è stata una prova — spiega Cardile — per vedere quale risposta e quale riuscita avrebbe avuto. Direi che l’esperimento è andato bene. L’associazione Over Limits, che si occupa di far praticare sport ai disabili, ci ha dato una grossa mano. Ora non vogliamo fermarci». L’assessore ha capito che le bocce possono essere il collante per mettere assieme mondi diversi. «Penso che sia l’unico sport nel quale la differenza di età non conta e dove puoi vedere giocare uno di fianco all’altro un bambino di 12 anni e un ottantenne. Per questo, ho pensato per la primavera prossima di organizzare una Sonnambul di bocce, 24 ore no stop. E un piccolo campionato itinerante nei quartieri della città, con almeno un appuntamento al mese».
L’unico ostacolo è il fatto che ormai in città sono rimaste soltanto due società bocciofile, entrambe a Crema Nuova: l’Arci di via Bacchetta e l’Mcl Achille Grandi di via De Marchi. Le altre, e sono tantissime, negli anni hanno chiuso i battenti, privando i frequentatori di un luogo di ritrovo. «Purtroppo è così — ammette l’assessore — ma Over Limits dispone di un campo mobile, che possiamo portare in giro. Magari le iniziative che vogliamo proporre potranno essere l’occasione per riattivare qualche campo; penso ad esempio all’Arci di San Bernardino. Le bocciofile sono luoghi di aggregazione e noi vogliamo creare occasioni perché ciò avvenga, dare stimoli, motivazioni e coinvolgere i cittadini».
Le bocciofile sono posti meravigliosi, di un tempo che sembra voler finire. Preservarle significa portare avanti una storia e avere a cuore la gente che le frequenta quotidianamente. «Sono luoghi nei quali giovani e anziani, abili e disabili possono stare insieme — conferma l’assessore — un punto di riferimento per tante persone». Come il bocciodromo comunale ancora desolatamente chiuso dopo la grandinata di luglio, cosa che impedisce agli atleti speciali di Over Limits di allenarsi. «È un problema che va risolto al più presto», ammette lo stesso Cardile.
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