L'ANALISI
04 Ottobre 2023 - 05:10
PESSINA CREMONESE - Finirà davanti al giudice di pace di Cremona la vicenda di una multa per eccesso di velocità e per mancanza di copertura assicurativa di una vettura, ‘pizzicata’ dall’autovelox fisso che si trova lungo la strada statale 10 Padana Inferiore, nel territorio comunale di Pessina Cremonese, al confine con quello di Torre de’ Picenardi.
Tutto ha avuto inizio a febbraio del 2021, in occasione di un raduno di auto storiche. Una di queste vetture, facente capo ad una officina autoriparazioni con sede in provincia di Brescia, nella zona del lago di Garda, ha superato di 15 chilometri orari il limite di velocità, pari a 90 chilometri orari, fissato all’altezza del rilevatore di velocità, come avviene in quasi tutte le strade extraurbane (in alcuni tratti, altrove, il limite è dei 70).
Inesorabile l’autovelox ha scattato la fotografia, con tanto di sanzione, immediatamente pagata, nell’arco dei cinque giorni previsti per beneficiare dello ‘sconto’. Il conto è stato pari a 121 euro. La polizia locale aveva emesso anche una sanzione relativa alla mancata comunicazione del conducente, ma in realtà il proprietario dell’auto aveva correttamente comunicato chi era alla guida della vettura, e così quella multa è stata annullata.
L’aspetto su cui verte in particolare la causa riguarda il fatto che la polizia locale dell’ACI 12, che vede come capofila il Comune di Piadena Drizzona e componenti i Comuni di Pessina Cremonese, Torre de’ Picenardi, Isola Dovarese, Calvatone e Tornata, ha contestato la mancata copertura assicurativa del veicolo. Il titolare dell’auto sanzionata ha obbiettato che c’era una targa di prova, che viene rilasciata per veicoli che circolano in strada allo scopo di realizzare alcune particolari esigenze, come ad esempio prove tecniche, collaudi, dimostrazioni e trasferimenti. La sanzione, pari a circa 1700 euro, è stata comunque pagata.
Ma il sanzionato ha poi fatto ricorso al giudice di pace. Ricorso che è stato notificato al Comune di Piadena Drizzona il 24 luglio scorso, con l’assistenza dell’avvocato Andrea Galvano del foro di Monza, e che intima la comparizione in udienza presso il Giudice di Pace di Cremona il 19 ottobre, per un valore della causa di 2.761,31 euro oltre gli interessi e le spese. Il Comune di Piadena Drizzona ha deciso di opporsi al procedimento e di affidare l’incarico legale per il patrocinio dell’ente agli avvocati Annamaria Fecit di Soresina e Maria Laura Quaini di Cremona. La spesa legale presunta è di 1.462,04 euro.
In linea generale, non si può circolare con la targa di prova, se non nei limiti per i quali la stessa è stata concessa. Ad esempio, se la targa di prova è stata rilasciata per il trasferimento di un veicolo non ancora immatricolato verso le aree destinate allo stoccaggio, la circolazione sarà consentita limitatamente all’assolvimento di tale scopo.
Si può circolare con la targa di prova solo per i motivi che hanno giustificato il suo rilascio. I soggetti che possono essere autorizzati a circolare temporaneamente con la targa di prova sono costruttori di veicoli a motore, rappresentanti, concessionari, commissionari e agenti di vendita, commercianti autorizzati di tali veicoli, istituti universitari, enti pubblici e privati di ricerca, costruttori di carrozzerie e pneumatici, e altri soggetti specificati, categorie in cui rientrerebbe l’autofficina proprietaria dell’auto. Ma a stabilire chi ha ragione nel caso avvenuto a Pessina sarà il giudice.
L’autovelox fisso posto lungo la statale 10 Padana inferiore è quello, tra i quattro in capo all’aggregazione Aci 12, che totalizza ogni anno più multe. Nel 2021, ad esempio, l’anno in cui è stata comminata la sanzione alla vettura di cui si parla, il dispositivo di rilevazione della velocità aveva registrato 4.240 violazioni del codice della strada.
Quelli posizionati a Piadena Drizzona (due: uno lungo la 10 e uno lungo la statale 343 Asolana) un totale di 3030 violazioni. Il rilevatore posizionato nelle vicinanze del centro abitato di San Lorenzo de’ Picenardi aveva ‘totalizzato’ 1.663 multe. Il totale accertato delle multe ammontava a un milione e 461mila euro, il totale incassato 697mila euro.
Da sottolineare che l’autovelox fisso di Pessina è bidirezionale, come quello posto lungo l’Asolana all’altezza della strada che porta a Voltido, e questo naturalmente contribuisce a far aumentare il numero delle infrazioni rilevate. Resta comunque sempre elevato il numero di quanti non pagano le sanzioni.
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