L'ANALISI
03 Ottobre 2023 - 18:33
CREMONA - «La mamma mi ha picchiato fin da piccola». Lo ha fatto «abitualmente» per sette anni, dal 2014 al 2021. Lo ha fatto «afferrandola per i capelli e sbattendole la testa sul pavimento, dandole schiaffi e pugni, utilizzandola, per colpirla, oggetti vari» dalle ciabatte ai bastoni, dai mattarelli alle scope. L’ha «obbligata a stirare, cucinare e a fare le faccende domestiche» anche quando la bambina aveva il gesso a una gamba per essersi fratturata il malleolo.
Maltrattamenti. Oggi la mamma, 38 anni, è stata condannata a 2 anni di reclusione (il pm aveva chiesto 2 anni e 6 mesi) con il beneficio della condizionale, a patto che frequenti corsi e partecipi ad incontri per controllare la sua rabbia. Il Tribunale si è preso il termine di 60 giorni per depositare la motivazione della sentenza. «Valuteremo se presentare appello», ha commentato l’avvocato della difesa, Cesare Grazioli.
La figlia oggi è quindicenne e vive con la zia. I maltrattamenti emergono il 25 giugno 2021, quando la ragazzina se ne va da casa e bussa ai carabinieri. A scuola, le medie, è stata bocciata. Sua madre l’ha presa malissimo. «Mia madre ha cominciato a gridare contro di me, poi mi ha preso per i capelli e mi ha sbattuto la testa per terra otto, nove volte». La figlia racconta che «per mia madre, io lavoravo in casa, le portavo il te, ne beve fino a 20 al giorno, stiravo e cucinavo».
E il papà? «Il mio papà mi diceva di non farlo, perché tanto la mamma non fa mai niente e sta a letto tutto il giorno, ma io lo facevo, perché sapevo che poi lei mi avrebbe picchiato. Questo succede da ottobre 2020. Comunque, anche prima io stiravo per lei o le tiravo fuori i vestiti dall’armadio mentre lei si faceva la doccia. Mi ha picchiato fin da quando ero piccola».
Spiega. «Sia in questa occasione della bocciatura che prima, mia madre ha usato per picchiarmi il bastone porta abiti dell’armadio. Lei lo prende facilmente, perché non c’è appeso niente e mi ci picchia. Mi colpisce dove le conviene, dove vuole lei».
Racconta di quella volta in cui la mamma « mi aveva spaccato qualcosa di vetro in testa e mi era uscito del sangue dal naso, ma non sono andata in ospedale. Quando mi picchiava, mi prendeva anche a pugni e una volta mi ha preso sul naso».
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