L'ANALISI
02 Ottobre 2023 - 18:36
SONCINO - Piccolo e straordinariamente legato, come una grande famiglia che si vuole bene. Così è Isengo ogni giorno. Così lo è stato anche oggi, in uno dei momenti più dolorosi e delicati della sua storia recente. Perché nella minuscola frazione di Soncino, che conta poco più di cento anime, molte di più se ne sono radunate per l’ultimo saluto a Rudy Ferrari, giovane operaio specializzato di 31 anni che ha perso, tragicamente, la vita in sella alla sua moto. Venerdì un autotrasportatore, col suo furgone, ha ignorato una precedenza e, sulla strada tra Orzinuovi e Roccafranca, ha spezzato i sogni e il futuro del giovane amato da tutti. Dai suoi parenti, dalla giovane compagna, dai suoi amici e da chiunque l’abbia mai anche solo incontrato.
Straordinariamente complesso il compito che è spettato al parroco don Giuseppe Nevi che, dal pulpito della ex parrocchiale isenghese, ha dovuto trovare la parole giuste per donare speranza e conforto a una comunità ferita e incredula: «C’è un amore ‘geloso’ di Dio. Quello con cui il Signore crea un’alleanza profonda e indissolubile con l’umanità e con ciascuno di noi. E questa alleanza è fedele ed è giusta. Il nostro pensiero e il nostro ricordo per Rudy – ha spiegato l’arciprete rivolgendosi alla gremita platea di fedeli – devono andare in questa direzione. Perché Dio non ci abbandona mai. Perché ci ama per sempre, perché si prenderà per sempre cura di noi. E anche quando proviamo dolore, non ci dovremo mai sentire abbandonati. Ci sarà sempre accanto».
Straordinaria potenza emotiva nel gesto degli amici di sempre: sul sagrato, ali di motociclette, la sua grande passione, ad accoglierlo e omaggiarlo. Non per l’ultima corsa, ma per l’inizio di un nuovo viaggio.
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