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BASSA PIACENTINA

S. Nazzaro. Il Po invaso da detriti, barche bloccate da cumuli di legname

Chi deve rimuoverli? Solito rimpallo di competenze. Il presidente della Motonautica ha sollecitato l’Aipo

Elisa Calamari

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30 Settembre 2023 - 15:06

S. Nazzaro. Il Po invaso da detriti, barche bloccate da cumuli di legname

MONTICELLI D'ONGINA - Diverse imbarcazioni ormeggiate nell’area della motonautica, al Parco di Po di San Nazzaro intitolato ad Oscar Gandini, sono letteralmente bloccate da giorni a causa di una grande isola di detriti: è arrivata dagli affluenti in seguito alla piena e si è riversata poi nel Grande Fiume. Una situazione paradossale che, nonostante i ripetuti solleciti partiti in primis dalla società Motonautica San Nazzaro, è al momento senza soluzioni a causa di un rimpallo di competenze. Il presidente del sodalizio, Ezio Cremona, riferisce di avere sottoposto il problema sia all'Aipo sia alla Provincia di Piacenza che gestisce la parte piacentina del ponte. «Sono in attesa di risposte e soprattutto di interventi – dice –. Ad oggi ci sono anche barche che di fatto non possono lasciare il pontile a causa del materiale».

Il viadotto in questione è fra l’altro già interessato da problemi statici (sulla carreggiata è stato disposto il senso unico alternato in attesa di un restyling ancora da progettare) e adesso sta anche facendo i conti con cumuli di legname contro i piloni. Di fatto il materiale impedisce anche la navigazione, bloccando in buona parte il passaggio da e verso la conca di Isola Serafini. Oltre a rappresentare un evidente ostacolo per eventuali prove dei motoscafi, che da anni utilizzano proprio il bacino sannazzarese. Cremona ha contattato anche il consigliere regionale piacentino Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) che porterà la questione all’attenzione della giunta bolognese. Come noto in passato ad occuparsi della rimozione dei tronchi è sempre stata la draga dell’impresa Bassanetti, ma per intervenire serve un mandato degli enti superiori. Che preveda anche regole sullo smaltimento del legname. Ad oggi tale mandato non è ancora arrivato e l’isola di detriti continua a crescere. Tanto da essere diventata quasi un’attrazione per i visitatori del parco, che scattano foto e girano video.

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