L'ANALISI
26 Settembre 2023 - 05:15
CREMONA - Niente taxi per tornare in albergo alle 23. È accaduto ad un gruppo di turisti business, a Cremona per lavoro, e la storia, che risale a una decina di giorni fa, la racconta un ristoratore. I visitatori, tutti dipendenti di un gruppo friulano con un’azienda anche a Spinadesco, erano alloggiati in un albergo del centro di Cremona e avevano deciso di andare a cena in un ristorante nella prima cintura della città. Si sono mossi con due auto: un taxi e la vettura di uno di loro.
Dopo cena, al momento di rientrare nell’albergo in città, la brutta sorpresa: «Il numero del radiotaxi — racconta il ristoratore — squillava a vuoto e alla seconda chiamata è entrata una voce automatica che spiegava che nessuna auto era disponibile. Alle 23 di una domenica. Abbiamo provato a chiamare anche altri servizi di taxi, ma nessuno era disponibile». Alla fine i turisti si sono rassegnati a fare la ‘navetta’ con l’unica auto a disposizione. «Ma — allarga le braccia il titolare del locale — è mai possibile che alle 23 a Cremona in stagione ancora turistica non ci sia un taxi disponibile? Mi sono vergognato un po’ per l’accoglienza che la città ha offerto a questi visitatori». Per rendere meno amaro il rientro il ristoratore ha offerto un digestivo nell’attesa che la loro vettura facesse la navetta con l’albergo: «Abbiamo cercato di salvare la faccia della città».
La situazione, però, potrebbe migliorare entro la Festa del Torrone, che tradizionalmente richiama a Cremona migliaia di persone. Il municipio ha infatti messo a concorso quattro nuove licenze di taxi. Secondo quanto stabilito dalla Provincia, sono infatti 28 le licenze assegnate al Comune di Cremona per il servizio taxi mediante autovettura. Tuttavia attualmente in servizio operano 24 tassisti. Da qui il bando di concorso con termine fissato al 6 ottobre e la previsione di entrata in servizio dei nuovi operatori entro l’inizio di novembre e comunque entro l’11, quando comincerà la più grande kermesse turistica dell’anno.
E nella determina che bandisce il concorso si spiega proprio che «le nuove licenze intendono potenziare il servizio di trasporto pubblico non di linea per far fronte alle esigenze legate all’aumento dei flussi turistici nonché alle esigenze manifestate dalle attività economiche (alberghi e pubblici esercizi) e dai residenti anche attraverso le numerose segnalazioni di disservizi lamentate per mancanza di taxi. L’inserimento di nuove licenze nella programmazione comunale consente di assicurare una maggior efficienza del servizio di trasporto pubblico non di linea, avuto riguardo alle esigenze di mobilità cittadine ed alle politiche di promozione della destinazione turistica del territorio comunale».
L’aumento del numero di taxi potrebbe migliorare non solo il servizio, ma anche le turnazioni dei tassisti. L’assessore al Turismo, Barbara Manfredini, questa estate, in risposta a un’interrogazione scritta presentata dal consigliere comunale Giuseppe Arena, aveva spiegato: «Da tempo riorganizzazione e riqualificazione del servizio taxi sono dibattute sia in commissione consultiva sia nell’assemblea, in particolare sulla necessità di prevedere il servizio anche nel periodo notturno».
«Il tema — aveva aggiunto — richiede una serie di valutazioni in quanto dalla discussione sono emerse diverse criticità e problematiche che meritano attenzione ed approfondimento: il tema della sicurezza di notte, la necessità di riposare al mattino con il rischio di non soddisfare la reale richiesta di domanda durante la giornata, l’esigenza di conoscere il reale bisogno di servizio di notte per capire se è necessario istituire un servizio che copra tutto il periodo notturno e se sia sufficiente implementare il turno serale aumentando il numero delle auto in servizio e/o estendendo anche l’orario finale del turno (attualmente ore 24). Si ritiene opportuno — aveva concluso Manfredini — affrontare nuovamente la tematica dopo l’assegnazione delle nuove licenze per trovare soluzioni condivise nell’interesse di tutti». Insomma a novembre, dopo l’incremento dei taxi operativi in città, si passerà alla qualità, sia del servizio che dell’attività lavorativa e del benessere degli stessi tassisti.
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