L'ANALISI
24 Settembre 2023 - 11:05
Una porzione dei garage a Piadena Drizzona che inizialmente dovevano essere abbattuti totalmente
PIADENA - «Un incontro costruttivo e utile». Così il sindaco Matteo Priori definisce la riunione di venerdì mattina in sala consiliare sulle problematiche legate al raddoppio della linea ferroviaria Piadena-Mantova. Presenti Chiara De Gregorio, commissario straordinario di Governo, affiancata dall’ingegner Giovanni Tamburo. «Si sarebbe dovuto parlare solo della strada di arroccamento per il nuovo accesso alla zona produttiva di Vho ma ho teso un po’ un ‘agguato’ al commissario facendo entrare man mano, a gruppi, i rappresentanti delle varie zone del paese interessate dall’opera, in modo da affrontare tutte le questioni aperte».
A proposito della strada di Vho, Luca Marchetti, in rappresentanza di Ferramenta Marchetti, Grifo macchine enologiche, Imbal Carton (ex scatolificio Feroldi), supermercato Conad e Toninelli Casalinghi, spiega che «i lavori finora appaltati consistono nella realizzazione della sola rotatoria, previa demolizione dello svincolo a ‘Salto di Montone’ esistente. Non è prevista in questa fase la realizzazione della controstrada. I proprietari, in questa fase, non saranno oggetto di espropriazioni delle loro aree, ma eventualmente di parziali occupazioni temporanee per la cantierizzazione dell'opera, se l'impresa appaltatrice lo prevederà nella fase progettuale in corso. Di tutto ciò attendiamo conferma formale via e-mail».
Nel merito della strada «entrerà l’Anas – spiega Priori —. La nuova rotonda sarà comunque un po’ più a sud rispetto al cavalcavia attuale». Va detto che quanto proposto dagli imprenditori per evitare la distruzione dei loro accessi è meno oneroso economicamente di quanto già approvato.
Da parte delle associazioni agricole, aggiunge il sindaco, «è stato evidenziato il problema delle aree che resteranno intercluse, ma il commissario ha garantito che l’impresa dovrà garantire, anche durante i lavori, l’accesso ai fondi, e ha ribadito l’intenzione di realizzare una strada collegata al futuro sovrappasso veicolare per consentire agli agricoltori di poter accedere ai loro campi. Ha invitato le associazioni a prepararsi per le fasi di esproprio delle aree intercluse. Le associazioni hanno anche sollevato la necessità, assolutamente importante, di garantire il corretto deflusso delle acque dei fossi».
C’erano anche rappresentanti dei 23 garage di via Orlandi candidati all’abbattimento: «Dal binario alle barriere antirumore previste devono esserci 6 metri e mezzo. Il commissario ha detto che farà di tutto per evitare la demolizione integrale dei garage. L’ipotesi è di ‘rubare’ ad essi uno spazio di un metro, un metro e mezzo. De Gregorio si rende perfettamente conto che abbattere integralmente quei garage farebbe deprezzare gli appartamenti».
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