L'ANALISI
23 Settembre 2023 - 05:20
CREMONA - «Teatro come luogo di cultura, non di scontro politico». Confermato sovrintendente del teatro Ponchielli per il triennio 2023-2026 dal Consiglio di amministrazione di giovedì, Andrea Cigni non vuole entrare in polemica con i due consiglieri Walter Montini e Piero Maranghi che hanno espresso parere sfavorevole perché avrebbero invece preferito un rinnovo solo annuale, in vista delle amministrative del 2024. E preferisce non commentare la loro scelta. Spiega invece che «non si possono legare le istituzioni culturali alla politica. Io faccio il mio lavoro in base ad una visione culturale che deve aver il tempo necessario per dispiegarsi. Per questo gli incarichi sono normalmente conferiti, per almeno un triennio. Dobbiamo avere lo sguardo sul futuro. Del resto, negli anni scorsi è sempre stato così. Non vedo perché si dovrebbe collegare il mandato del Soprintendente all’elezione del sindaco. Io sono al servizio non dell’Amministrazione, ma della città. E — rivendica Cigni — il Teatro è sano, aperto alla città e con i conti in ordine».
Anche Gianluca Galimberti in un comunicato della Fondazione sottolinea i risultati: «La scelta del rinnovo — afferma il sindaco e presidente della Fondazione Ponchielli, anche a nome dell’Amministrazione comunale — è semplicemente legata ai risultati raggiunti e al percorso virtuoso che il teatro ha intrapreso. Buon lavoro al sovrintendete e al suo staff, lavoro che deve essere sempre per il bene della città e del teatro».
E, nella stessa nota, Cigni aggiunge: «Sono molto felice per questa conferma, che ci permette di proseguire sulla strada di un teatro aperto, con bilanci in ordine ed eccellente qualità artistica. Un Ponchielli visto come bene pubblico e in continua evoluzione. Nel ricevere la notizia ringrazio il Cda per il prestigioso riconoscimento nei confronti del lavoro svolto, un lavoro che è stato condiviso da tutto il team del Teatro che mi affianca quotidianamente. Ringrazio i membri della Fondazione, gli sponsor e i partner che hanno creduto e sostengono la visione di un teatro aperto, partecipato e ricettivo nei confronti della città di Cremona. Teatro significa libertà d’espressione, democrazia, avanguardia e diversità. Al Ponchielli saremo al lavoro per tutto questo e per i giovani, animati da puro spirito di servizio: grazie al nostro ruolo culturale faremo la nostra parte per il futuro della comunità cremonese».
La riconferma triennale è passata a maggioranza: hanno votato a favore il sindaco Galimberti, presidente della Fondazione teatro Ponchielli, il vicepresidente Franco Mazzini e la consigliera Francesca Pagani. Il comunicato della Fondazione spiega che «il rinnovo dell’incarico è stato votato a maggioranza dei consiglieri, con due voti contrari. Dopo un inizio del progetto in piena ripresa post-pandemica, Cigni ha raccolto importanti riconoscimenti ministeriali e istituzionali, dal recente omaggio del presidente della Repubblica al 40° anniversario del Monteverdi Festival sino alle attribuzioni dei contributi FNSV (Fondi nazionali per lo spettacolo dal vivo), senza dimenticare il disegno di legge per l’attribuzione di contributi straordinari proprio al Monteverdi Festival. La conduzione Cigni ha inoltre consentito un’imponente ristrutturazione del fondo di dotazione della Fondazione, grazie a chiusure del bilancio sempre in attivo e una partecipazione senza precedenti da parte delle aziende del cremonese».
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