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CREMA: ANTICHI ACCESSI SOTTO LA LENTE

Una cura per le porte ferite: «La riqualificazione si farà»

Si riaccendono i riflettori sui varchi storici della città: il sindaco annuncia l’avvio di una progettualità dedicata

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

19 Settembre 2023 - 05:05

Una cura per le porte ferite: «La riqualificazione si farà»

Porta Serio corrosa dal guano

CREMA - Porta Serio e Porta Ombriano hanno urgente bisogno di cure. Intonaci e muri sono sgretolati, le colonne presentano evidenti segni del tempo e degli attacchi subiti dagli agenti atmosferici. Ci sono parti ammalorate e corrose dal guano dei piccioni. L’amministrazione comunale sta pensando a un progetto che non sarà però a breve termine. Il problema principale sono le risorse. Per questo potrebbero essere coinvolti anche privati. Lo ha annunciato il sindaco Fabio Bergamaschi, che già quando era assessore ai Lavori pubblici delle due giunte Bonaldi aveva seguito l’elaborato recupero delle mura venete, concluso due anni fa.

Porta Ombriano scrostata dal tempo

«Il bisogno di un intervento c’è – commenta Bergamaschi anche via social –: abbiamo già avviato incontri per possibili compartecipazioni di enti privati. L'intervento è già inserito da tempo nella programmazione delle opere pubbliche. Nei prossimi anni si farà, ma al momento aggiungere altro sarebbe prematuro». L’ipotesi di una partnership è dunque una delle strade percorribili per poter sostenere una spesa che si annuncia non di poco conto. Ci sono poi altre opportunità, come la partecipazione a bandi pubblici o comunque promossi da enti che sostengono l’arte, la cultura e il patrimonio nazionale. L’esempio è quello del nuovo volto delle mura venete, da porta Serio al torrione del Castello: 1.600 metri quadrati dell’antica cinta rimessi a nuovo nel corso del 2021, i lavori si conclusero a dicembre. Allora la spesa era stata di 339mila euro, finanziati per 95mila dal ministero dei Beni culturali e per il resto dal Comune.

Il sindaco Fabio Bergamaschi


Bergamaschi ha annunciato il progetto di riqualificazione delle due porte cittadine, rispondendo a una sollecitazione dell’ex consigliere comunale e presidente dell’aula degli Ostaggi Antonio Agazzi. Quest’ultimo, in post corredato da eloquenti immagini pubblicato sul proprio profilo Facebook, si è chiesto: «Si tratta di un mio chiodo fisso o è un fatto che le porte della città abbiano bisogno di un risanamento?». Già in passato l’esponente di Forza Italia aveva sollevato il caso. Porta Serio e Porta Ombriano rappresentano un importante biglietto da visita per chi entra in centro storico rispettivamente da est e da ovest. Sono un doppio simbolo caro ai cremaschi e fanno da cornice a due aree importanti e riqualificate nel corso degli ultimi anni: piazza Garibaldi e piazza Giovanni XXIII.

Entrambe devono il loro aspetto attuale alla riqualificazione realizzata a partire dal 1804, che portò a modifiche degli ingressi esistenti. I progetti furono affidati all’architetto Faustino Rodi (Cremona, 1751-1833), che ridisegnò in chiave neoclassica l’accesso a ovest del centro. Porta Ombriano si collegava alla cinta muraria attraverso gli uffici delle guardie, poi abbattuti nel 1919. Porta Serio fu invece completamente rivista. Al posto dell’originaria, prettamente militare e dunque di aspetto semplice e austero, fra il 1805 e il 1807 venne costruita l’attuale, in stile neoclassico, monumentale e imponente.

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