L'ANALISI
14 Marzo 2023 - 08:52
Il campanile della chiesa di Montodine com’era e com’è
MONTODINE - È terminato il restauro conservativo del campanile della chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena, il più alto del Cremasco e uno dei più imponenti della Provincia, con i suoi 60 metri di altezza compresa la croce sommitale. Si tratta anche di uno dei più significativi sotto il profilo architettonico e artistico, soprattutto per la particolare conformazione della sommità, costituita da un tempietto ottagonale scandito da colonne corinzie e concluso da una cupoletta ornata di fastigi in pietra di eccezionale fattura. In questi giorni si sta togliendo il ponteggio e già appare il risultato del lungo lavoro svolto.
L’intervento è stato curato dall’architetto cremasco Magda Franzoni, dagli ingegneri Angelo Bolzoni e Massimo Bacchetta e dal geometra Rosolino Galbignani. L’obiettivo era quello di arrestare l’usura dei materiali e di conferire agibilità e sicurezza generale alla struttura. Dove i mattoni si presentavano a vista compromessi dall’umidità e dalle infiltrazioni d’acqua, si sono effettuati limitati interventi di ricucitura delle murature compromesse.
Il restauro è stato approvato dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cremona-Lodi-Mantova. Il costo complessivo del restyling si aggira sul mezzo milione di euro, 150 mila dei quali sono stati finanziati dalla Fondazione Cariplo di Milano. Il parroco, don Emilio Luppo, e i suoi collaboratori hanno messo a punto una serie di iniziative volte a dare la giusta rilevanza all’inaugurazione del campanile, che ora si presenta in tutta la sua imponenza e pregevolezza.
La cerimonia ufficiale è stata programmata per il lunedì dell’Angelo (10 aprile), alla presenza del vescovo della diocesi di Crema, Daniele Gianotti, che celebrerà la messa solenne delle 10. La cerimonia religiosa sarà allietata dagli intermezzi del coro parrocchiale. Al termine della messa, ci sarà la benedizione del campanile, rimesso a nuovo.
Seguirà un piacevole concerto completo di tutte e nove le campane, curato dal gruppo I Campanatt, appartenenti alla Pro loco di Cassina de’ Pecchi, che allieterà i presenti.
«Con questa iniziativa che abbiamo programmato – ha commentato don Luppo — si vuole mettere in evidenza come la voce delle campane sia capace di esprimere tutti i sentimenti di una comunità, sia quando esulta, sia quando piange, sia quando eleva suppliche». In occasione dell’inaugurazione, all’interno della chiesa parrocchiale verrà allestita una piccola mostra riguardante i nove bronzi della restaurata torre campanaria.
Copyright La Provincia di Cremona © 2012 Tutti i diritti riservati
P.Iva 00111740197 - via delle Industrie, 2 - 26100 Cremona
Testata registrata presso il Tribunale di Cremona n. 469 - 23/02/2012
Server Provider: OVH s.r.l. Capo redattore responsabile: Paolo Gualandris