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VAIANO CREMASCO

«Il ‘Che’ non fu terrorista», bufera sul cambio del nome della via

Il vicesindaco: «Ma niente spese né disagi per i residenti». Dure critiche dall’associazione di amicizia ‘Italia-Cuba’ di Crema

Stefano Sagrestano

Email:

stefano.sagrestano@gmail.com

18 Settembre 2023 - 10:25

«Il ‘Che’ non fu terrorista», bufera sul cambio del nome della via

San Francesco ed Ernesto 'Che' Guevara

VAIANO CREMASCO - Il Comune difende la scelta, mentre da sinistra arrivano bordate contro la decisione della giunta Baldassarre di cambiare il nome a via Che Guevara, intitolandola a San Francesco d’Assisi.

Il vicesindaco Palmiro Angelo Bibiani rassicura: «Nessuna spesa o corsa all’ufficio anagrafe per i residenti relativa alla modifica dell’indirizzo sui documenti. Semplicemente quando i documenti scadranno verranno aggiornati. Per i recapiti, quando sarà cambiato il nome della via, il cartello riporterà anche la dicitura ‘già via Che Guevara’. Toccherà ora alla Prefettura confermare il cambio di denominazione. Solo allora diverrà effettivo».

Dall’associazione di amicizia ‘Italia-Cuba’ di Crema, arrivano dure critiche. «Gli amministratori di Vaiano, fregandosene della presenza a Crema di personale sanitario volontario cubano durante la pandemia, cambiano il nome alla via ritenendo il Che un terrorista. Le forze politiche progressiste del nostro territorio hanno il dovere di indignarsi e sollevarsi».

Sulla stessa lunghezza d’onda la critica di Rifondazione. «Le motivazioni sono grottesche: il ‘Che’ abbracciava la violenza? Tutti coloro che si sono battuti per la libertà e l’indipendenza dei popoli lo hanno fatto, iniziando dai nostri partigiani. Baldassarre, che rappresenta meno della metà dei cittadini vaianesi, ringrazia in questo modo i medici cubani che durante il brutto periodo del Covid sono venuti gratuitamente a Crema per darci una mano».

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